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allenatore di calcio e calciatore italiano (1950-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Salvatore Jacolino (Agrigento, 24 dicembre 1950) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Salvatore Jacolino | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Jacolino alla Ternana nella stagione 1972-1973 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 173 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 66 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1981 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 30 maggio 2017 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giocava come mezzala[1] o come centravanti arretrato[2]. Tecnicamente dotato, era carente dal punto di vista della forza fisica[1].
Torinese d'adozione, essendovi arrivato quando aveva un anno e mezzo[3], trascorse 10 anni nel vivaio della Juventus[1] ed esordì in Serie A il 26 aprile 1970, nella partita contro il Bari giocata dai bianconeri sul neutro di Napoli. Nel 1970 fu ceduto al Piacenza, in Serie C, dove mise a segno 7 reti in 24 partite[2]; rientrato alla Juventus[4], passò alla Ternana[5], con cui ottenne una promozione in A (1971-1972[6]), e in seguito militò nel Brescia (3 stagioni in Serie B) e nella SPAL[7]. Chiuse la sua carriera da calciatore nel 1981, dopo quattro stagioni alla Biellese[7], in Serie C.
In carriera ha totalizzato complessivamente 15 presenze in Serie A (una con la Juventus, 14 con la Ternana) realizzando una rete (nel pareggio contro il Palermo), e 146 presenze e 12 reti in Serie B.
Una volta intrapresa la carriera di allenatore ha guidato quasi esclusivamente squadre piemontesi. Iniziò con le giovanili della Juventus, subito dopo il ritiro[1][3], rimanendo a Torino per il successivo decennio. Dopo avere lasciato il vivaio bianconero esordì alla guida di una prima squadra allenando per alcuni mesi la Viterbese, che di lì a poco sarebbe stata acquistata da Luciano Gaucci, nel campionato di Serie C2 1998-1999[8]: Jacolino fu però esonerato e sostituito da Paolo Beruatto col quale, al termine della stagione, la formazione laziale ottenne la promozione in Serie C1. In seguito allenò Cuneo e Borgosesia nelle stagioni successive; allenò poi le prime squadre di Ivrea, con cui raggiunse il primo posto in Serie D nel 2001-02[3], perdendo poi lo spareggio-promozione con il Savona, Biellese e Casale, con cui vinse la Serie D 2003-2004[3].
Con la Canavese vinse nuovamente il torneo al termine della stagione 2006-07[3], portando per la prima volta i blu-granata tra i professionisti. Ingaggiato dall'Alessandria, la condusse alla vittoria del campionato 2007-08 con cinque giornate di anticipo[3] (fu la terza promozione in Serie C2 della sua carriera) e la guidò nel 2008-2009 in un buon girone d'andata, per poi venire esonerato il 20 gennaio 2009 dopo una serie di risultati negativi[3]. Nella stagione 2009-2010 è al Savona, che ha portato dalla Serie D alla Lega Pro Seconda Divisione[3]. Il 3 giugno 2010 gli subentra Gennaro Ruotolo.
Nella stagione 2010-2011 arriva al Cuneo, subentrando all'esonerato Danilo Bianco alla quinta giornata, con la squadra terz'ultima in classifica. A fine stagione vince il campionato con 9 punti di vantaggio sulla seconda classificata[9]. Il Cuneo partecipa quindi alla Poule Scudetto e si laurea Campione d'Italia di categoria a Treviso battendo in finale il Perugia[10]. A fine stagione rassegna le dimissioni dall'incarico di allenatore della squadra piemontese[11].
Nell'ottobre 2011 (a campionato in corso) viene chiamato alla guida della Biellese, formazione di Eccellenza Piemonte con un recente passato nei campionati professionistici della serie C, dimettendosi poi a fine febbraio, dopo aver raccolto 22 punti in 15 partite[12]. Nel luglio 2012 viene assunto alla guida dell'Acqui, rinunciando all'incarico dopo pochi giorni per motivi familiari[13]. Il 28 ottobre 2014 torna sulla panchina del Cuneo[14]: subentrato a Riccardo Milani con la squadra in undicesima posizione, al termine della stagione vince il campionato ottenendo la promozione in Lega Pro. Il 20 marzo 2016 viene esonerato in seguito a tre sconfitte consecutive, con la squadra in zona playout a 28 punti.[15][16]
Il 25 ottobre successivo, a seguito dell'esonero di Fabio Fraschetti (che gli era subentrato nella stagione precedente), gli viene nuovamente affidata la panchina del Cuneo, nel frattempo retrocesso in Serie D.[17]. Sotto la sua guida i biancorossi piemontesi s'impongono come squadra leader del proprio girone, centrando infine la promozione in Lega Pro.
Risolto il contratto con il Cuneo sul finire del mese di maggio 2017, a giugno passa ad allenare il Varese[18], ma l'esperienza in Lombardia per Jacolino si rivela una delusione totale: i biancorossi alla sua guida si trovano solamente in dodicesima posizione con soli 16 punti conquistati in 20 gare e il 28 novembre 2017 rassegna le dimissioni da allenatore.[19].
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