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Questi sono i network, noti anche come circuiti, (o réseaux per i loro membri francesi) costituiti in Francia dalla F Section dello Special Operations Executive britannico durante la seconda guerra mondiale. Questi gruppi avevano l'incarico di raccogliere informazioni sul nemico e inviare dette informazioni al quartier generale SOE di Londra.
Come minimo, un circuito era composto di tre persone:
Capo circuito: organizza il gruppo e recluta nuovi membri.
Trasmettitore: ha la competenza tecnica per utilizzare un apparato senza fili, conosce il Codice Morse e sa crittografare e decodificare i messaggi.
Corriere o messaggero: si sposta di circuito in circuito nel Paese assumendo informazioni sul nemico.[1]
Un network che doveva essere istituito da Frank Pickersgill[13] e John Kenneth MacAlister,[14] che però furono entrambi catturati nel giugno 1943, appena giunti in Francia. Il network divenne invece un'operazione di controspionaggio gestita dai tedeschi.[15]
Joseph Placke, tecnico radiotrasmettitore presso 84 Avenue Foch (quartier generale parigino del Sicherheitsdienst), impersonava Pickersgill, mentre la radio e i codici sottratti a MacAlister furono impiegati per trasmettere falsi messaggi a 64 Baker Street (quartier generale londinese SOE), con cui si organizzavano aviolanci di materiali, ovviamente sempre ghermiti dai tedeschi. La finta attività SOE continuò sino a maggio 1944 e fruttò la cattura di un istruttore di sabotaggio ed altri sei agenti mandati a far parte del network. Pickersgill, deportato a Buchenwald, fu ucciso per impiccagione l'11 settembre 1944.
Un network organizzato nell'area parigina da Pierre de Vomécourt, che però fu distrutto nella primavera 1942 dopo essere stato tradito da Mathilde Carre (doppiogiochista).
Christopher Burney (nome in codice Charles) — incaricato di assistere Burdeyron[20]
Noel Fernand Rauol Burdeyron (nome di copertura di Norman F. Burley)[21] — agente, con una sola mano fece deragliare un treno merci tedesco togliendo un binario, unico attacco vittorioso di Autogiro
Raymond Henry Flower (nome in codice Gaspard).[22] Divenne organizzatore della rete Monkeypuzzle dopo il collasso di Autogiro.
Un piccolo network specializzato nelle materie economico-finanziarie in vista dello sbarco alleato nel D-Day. I membri francesi erano per lo più uomini d'affari, avvocati, bancari e tecnici.
France Antelme — organizzatore (nome in codice Antoine)[26]. Originario delle Mauritius, fu mandato in missione per stabilire quali apparecchiature radio del SOE fossero cadute in mano nemica. Il suo arrivo in Francia fu organizzato proprio attraverso una di queste radio compromesse (quella di Noor Inayat Khan, con cui aveva avuto una relazione). Arrestato dai tedeschi al suo arrivo, fu ucciso a Gross-Rosen.
Gruppo operante a Parigi e nei suoi dintorni, aveva la propria base ad Auffargis, nelle proprietà della famiglia Benoist. La rete Chestnut fu responsabile di alcuni sabotaggi all'interno dello stabilimento Citroen, che ne compromisero la capacità produttiva nel corso del conflitto.
Maurice Benoist - fratello maggiore di Robert. Lui e sua moglie Suzanne fecero il doppio gioco con i tedeschi, causando il collasso dell'organizzazione.
Robert Benoist - fuggito in Inghilterra in seguito allo smantellamento della rete Chestnut da parte dei tedeschi, fu sottoposto ad addestramento e rimandato in Francia per dirigere la rete Clergyman.
Roland Dowlen – trasmettitore (nome in codice Achille)[30]
Albert Frémont - Commilitone di Robert Benoist nell'Armée de l'Air. Deportato a Buchenwald dopo la cattura e sopravvissuto.
Georges Laurent - impiegato alla Pathéphone e amico di Maurice Benoist, fu coinvolto da quest'ultimo nelle attività del gruppo.
Thérèse Lethias - amica d'infanzia di Robert Benoist, fornì supporto logistico all'organizzazione nascondendo in casa sua l'apparecchiatura radio di Roland Dowlen. Catturata dai tedeschi, morì in prigionia a Ravensbrück.
Emile Henri Garry – organizzatore[33]. Impiccato a Buchenwald l'11 settembre 1944.
Noor Inayat Khan — trasmettitore (alias Jeanne-Marie Régnier, nome in codice Madeleine).[34] In seguito agli arresti compiuti dai tedeschi divenne l'operatrice radio più importante del SOE in Francia, trasmettendo messaggi per conto di più gruppi contemporaneamente. Intraprese una breve relazione con France Antelme, organizzatore della rete Bricklayer. Catturata dai tedeschi il 13 ottobre1943 in seguito a una soffiata di Renée Garry (sorella di Emile Henri ed ex amante di Antelme), fu fucilata a Dachau il 13 settembre1944.
Clergyman
Gruppo operante nella zona di Nantes, nato dalle ceneri della rete Chestnut. Clergyman aveva l'obiettivo di attaccare i tralicci dell'alta tensione, sabotare le linee ferroviarie in occasione dello sbarco alleato, e impedire ai tedeschi di demolire il porto di Nantes. Dopo aver distrutto i tralicci sull'Ile Heron il capo del gruppo, Robert Benoist, si trasferì a Parigi per completare il lavoro lasciato in sospeso dalla rete Chestnut. L'organizzazione aveva una base a Villa Cécile, nei pressi di Sermaise, e disponeva di un appartamento in Rue Fustel de Coulanges, a Parigi, usato come rifugio. Aveva contatti con il gruppo di resistenza Turma-Vengeance, per conto del quale organizzò alcuni aviolanci di armi e rifornimenti. La rete Clergyman fu smantellata dai tedeschi con un'incursione a Villa Cécile, avvenuta in seguito all'arresto di Robert Benoist e Charlotte Perdrigé.
Robert Benoist — organizzatore[35] (alias Roger Brémontier, alias Daniel Perdrigé, nome in codice Lionel). Catturato dai tedeschi il 18 giugno 1944 in Rue Fustel de Coulanges dopo la sua visita in ospedale alla madre Jeanne, appena morta. Fu imprigionato a Parigi e successivamente deportato in Germania. Morì impiccato a Buchenwald l'11 settembre successivo.
Denise Bloch — trasmettitore (nomi in codice Ambroise, Crinoline, Line)[36]
André Garnier — trasmettitore, genero di Robert Benoist. Arrestato a Villa Cécile e successivamente rilasciato.
Marcel L'Antoine - autista di Robert Benoist in Bugatti. Arrestato durante il raid a Villa Cécile e deportato in Germania, sopravvisse alla prigionia.
Charlotte Perdrigé - (nome in codice Sonia). Arrestata dai tedeschi il 18 giugno 1944 insieme a Robert Benoist, di cui era l'assistente. Deportata in vari campi di concentramento, morì in ospedale a Czarnków il 28 febbraio 1945 per le conseguenze della detenzione, dopo essere stata liberata dall'Armata Rossa. Era la sorella di Daniel Perdrigé, sindaco comunista di Montfermeil fucilato dai tedeschi nel 1941, e la cui identità fu assunta da Robert Benoist.[38]
Roger Soyer
Robert Tayssedre - morto prigioniero in Germania.
Stella Tayssedre - corriere, moglie di Robert Tayssedre. Di origine belga, fu arrestata con il resto del gruppo in occasione della retata tedesca a Villa Cécile, e imprigionata a Fresnes. Avendo avuto un malore al momento di salire sul treno che l'avrebbe deportata in Germania (all'epoca era in avanzato stato di gravidanza), fu riportata in carcere, e successivamente liberata in seguito alla visita a Fresnes di un ufficiale consolare belga.
Christiane Wimille - corriere (moglie di Jean-Pierre Wimille, nota anche con il suo cognome da nubile, De la Fressange). Arrestata, sfuggì alla deportazione grazie all'intervento di suo fratello Hubert, che riuscì a farla evadere dal treno su cui viaggiava fornendole abiti da crocerossina durante una fermata, in cui lei era scesa a procurare acqua per gli altri prigionieri.
Jean-Pierre Wimille (nome in codice Gilles). Pilota automobilistico, reclutato dall'amico ed ex collega Robert Benoist. Sfuggito alla retata tedesca a Villa Cécile, continuò l'attività di resistenza nel gruppo Turma-Vengeance, nella zona di Dourdan, facendo da ufficiale di collegamento con le forze Alleate. In seguito, si unì all'Armée de l'Air, tornando alle corse automobilistiche una volta terminata la guerra.
Henri Déricourt — organizzatore doppiogiochista (nome in codice Gilbert)[57]. Indagato dal SOE per i suoi rapporti con i tedeschi, fu precauzionalmente rimosso dal suo incarico di organizzazione degli arrivi e delle partenze degli agenti. Passò successivamente a lavorare come aviatore per la Francia Libera di Charles de Gaulle. Morì in Laos nel 1962 per un incidente aereo: il suo corpo non è mai stato ritrovato.
Lilian Rolfe — trasmettitore[87]. Deportata a Ravensbrück dopo la cattura e, successivamente, in altri campi di lavoro secondari insieme a Denise Bloch e Violette Szabo. Richiamate a Ravensbrück, le tre donne furono uccise e cremate il 5 febbraio 1945.
Un sotto-circuito di Physician, attivo da Châlons-en-Champagne, ad est di Parigi. Aveva anche il quartier generale in rue Cambon, vicino a Place de la Concorde. Noto anche come Robin, era composto da agenti di origine ebraica.
Sonia Olschanezky — corriere, amministratore (alias Suzanne Ouvrard, nome in codice Tania). Fu reclutata da Jacques Weil che, in seguito, divenne il suo fidanzato. Si mise a capo di Juggler in seguito all'arresto dell'organizzatore del gruppo, Jean Worms. Arrestata nel gennaio del 1944 e imprigionata nel carcere di Karlsruhe, fu deportata a Natzweiler-Struthof e uccisa con un'iniezione di fenolo insieme ad altre tre agenti.[103]
Jean Dubois – trasmettitore[121] (nome in codice Hercule). Trasmise messaggi per almeno sei circuiti diversi. Fu catturato dai tedeschi dopo una sparatoria il 19 novembre1943 in un rifugio del circuito Inventor, scoperto in seguito all'arresto dell'organizzatore Sidney Jones.
Raymond Henry Flower - organizzatore (nome in codice Gaspard).[22] .
Jack Agazarian — trasmettitore (nome in codice Marcel). Arrestato dai tedeschi e deportato in Germania, ucciso il 29 marzo1945.[134]
Alfred Balachowsky — entomologo di origine russa, fornì supporto logistico all'organizzazione. Arrestato e internato a Buchenwald, fu assegnato a un gruppo di ricerca con l'obiettivo di trovare un vaccino per il tifo. Riuscì, grazie al suo ruolo all'interno del campo, a salvare alcuni agenti del SOE prigionieri scambiando le loro identità con quelle di altri prigionieri, morti di tifo.
Andrée Borrel — corriere e assistente di Francis Suttill (alias Denise Urbain, nome in codice Monique)[135]. Arrestata dai tedeschi, fu uccisa il 6 luglio 1944 nel campo di concentramento di Natzweiler-Struthof con altre tre agenti: Sonia Olschanezky, Diana Rowden e Vera Leigh.
Francis Suttill — organizzatore (nome in codice Prosper)[140]. Ucciso a Sachsenhausen tra il 18 e il 23 marzo 1945, insieme a William Grover-Williams.
Germaine[24] e Madeleine Tambour.[25] Reclutate da Andrée Borrel dopo il collasso della rete Autogiro, di cui facevano parte. Furono arrestate in seguito alla scoperta, da parte dei tedeschi, di una lista di duecento nominativi di membri della resistenza. Questo ritrovamento segnò anche la fine dell'organizzazione Physician e dei suoi sottogruppi.
Priest
Alphonse "Ange" Defendini (nome in codice Jules) - organizzatore[141]
Romeo Sabourin (alias John McKenzie, nome in codice Leonard)[142]
La mappa qui sotto mostra i principali network della SOE F Section esistenti in Francia nel giugno 1943, basata sulla mappa pubblicata nel libro di Rita Kramer Flames in the Field (Michael Joseph Ltd, 1995).
Nota: La mappa non mostra l'ubicazione esatta del network Autogiro originario, che agiva nella zona di Parigi ed aveva cessato di esistere nella primavera 1942. Tuttavia il network fu poi rianimato da Francis Suttill, organizzatore di Prosper.
Squadron Leader Beryl E. Escott, Mission Improbable: A salute to the RAF women of SOE in wartime France, London, Patrick Stevens Limited, 1991. ISBN1-85260-289-9
Michael Richard Daniell Foot, SOE in France. An account of the Work of the British Special Operations Executive in France, 1940–1944, London, Her Majesty's Stationery Office, 1966, 1968; Whitehall History Publishing, in association with Frank Cass, 2004.
Peter Churchill, Missions secrètes en France, 1941–1943, Presses de la Cité, 1967.
Thomas Rabino, "André Girard", in Dictionnaire historique de la Résistance, Robert Laffont, 2006.