Robin Hood Gardens
complesso residenziale a Londra / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Robin Hood Gardens è un complesso residenziale a Poplar Londra, progettato alla fine degli anni 1960 dagli architetti Alison e Peter Smithson e completato nel 1972. Fu costruito come un complesso di edilizia popolare con case sparse in "edifici a torre": edilizia sociale caratterizzata da ampie passerelle aeree ("srade") in lunghi isolati in cemento; era una reazione contro l'Unité d'Habitation di Le Corbusier.[1] Fu costruito dal Greater London Council,[2] ma successivamente passarono al London Borough of Tower Hamlets.
Robin Hood Gardens | |
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Localizzazione | |
Stato | Regno Unito Inghilterra |
Regione | Grande Londra |
Località | Londra |
Indirizzo | Poplar |
Coordinate | 51°30′34.2″N 0°00′32.25″W |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1968-1972 |
Stile | Brutalismo |
Uso | condominio |
Realizzazione | |
Architetto | Alison e Peter Smithson |
Lo schema, il primo grande progetto abitativo costruito dagli Smithson, consisteva in due isolati, uno di 10 e uno di sette piani; incarnava le idee pubblicate per la prima volta nel loro tentativo fallito di vincere il contratto per costruire la Golden Lane Estate.
Uno schema di riqualificazione, noto come Blackwall Reach, prevedeva la demolizione dei Robin Hood Gardens come parte di un più ampio progetto di rigenerazione locale approvato nel 2012. Nel 2009 è fallito un tentativo, sostenuto da alcuni illustri architetti, di far considerare gli edifici del complesso edilizio come patrimonio culturale. La demolizione del blocco occidentale è iniziata nel dicembre 2017, mentre quello orientale, ancora abitato da inquilini, verrà successivamente demolito. Il sito conterrà 1.575 appartamenti.[3]
Parte dell'edificio è stata conservata presso il Victoria and Albert Museum[4] ed è stata presentata alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2018.[5]