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calciatore argentino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Roberto Héctor Zárate (Buenos Aires, 15 dicembre 1932 – Buenos Aires, 6 novembre 2013) è stato un calciatore argentino, di ruolo attaccante.
Roberto Zárate | ||||||||||
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Nazionalità | Argentina | |||||||||
Altezza | 170 cm | |||||||||
Peso | 69 kg | |||||||||
Calcio | ||||||||||
Ruolo | Attaccante | |||||||||
Termine carriera | 1969 | |||||||||
Carriera | ||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||
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Nazionale | ||||||||||
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Palmarès | ||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||
Anche il figlio, Roberto Oscar Zárate, è stato un calciatore.[1]
Ala sinistra,[2] venne paragonato per il suo stile di gioco a Félix Loustau.[3] Anche se non giocò da centravanti ebbe una spiccata propensione al gol, come dimostrò sia al River Plate che al Banfield.[3]
Soprannominato Mono (scimmia), Zárate iniziò la propria carriera da calciatore professionista nel 1950 con la maglia del River Plate; nella sua prima stagione non andò mai a segno. Nel campionato 1951 marcò la sua prima rete con il River, segnando alla dodicesima giornata il gol del 3-0 sul Gimnasia La Plata. L'annata 1952 vide il River Plate vincere il campionato nazionale, con Zárate ancora non considerato un titolare fisso; la formazione di Núñez si ripeté anche l'anno seguente. Nel 1954 Zárate ebbe maggior spazio in prima squadra, arrivando a marcare due reti; la contemporanea presenza di Loustau, reduce dagli anni della cosiddetta Máquina, inizialmente limitò le possibilità di scendere in campo di Zárate.[3] Fu proprio Zárate, però, a succedere al giocatore di Avellaneda, una volta che egli si trasferì all'Estudiantes.[3] Una volta ottenuto il posto da titolare (già nel 1955 aveva avuto maggiori occasioni, segnando 6 reti e decidendo il campionato con il gol dell'8 dicembre 1955 nel Superclásico)[4] Zárate giocò stabilmente come ala sinistra, divenendo anche capocannoniere del torneo del 1957, con 22 reti.[3] Nel 1960 decise di lasciare il River Plate per il Banfield, compagine che militava in seconda serie; vi esordì nel 1961.[5] L'anno seguente si rese determinante per la promozione del club in Primera División, segnalandosi per la sua capacità realizzativa.[5] Nel 1967 chiuse la carriera dopo 354 partite e 125 reti totali.
Con la propria selezione nazionale raccolse 14 presenze e 5 gol tra il 1956 e il 1963. Debuttò il 15 febbraio 1956,[2] scendendo in campo come ala sinistra nel 2-3-5 di Stábile durante l'incontro del Campeonato Sudamericano tra Argentina e Uruguay.[6] Quella rimase la sua unica presenza in tale competizione.[2][6] In seguito fu impiegato per 4 partite delle qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1958, in cui mantenne una buona media realizzativa, mettendo a referto tre marcature.[2] Ciononostante, fu escluso dalla lista dei convocati per il Mondiale, giocando tre amichevoli nel 1958, sue ultime gare nella gestione Stábile.[2] Horacio Torres lo convocò per il Sudamericano 1963, riportandolo così in Nazionale dopo cinque anni.[7] Zárate debuttò contro la Colombia, segnando due reti, una al terzo minuto e l'altra all'89º.[7] Contro il Perù tornò a far gol, realizzando l'1-0 al 57º minuto; all'80º dopo fu rimpiazzato da Juan Carlos Lallana.[7] Contro il Brasile, il 24 marzo a La Paz, giocò tutto l'incontro, così come contro la Bolivia il 28 marzo.[7] L'ultima gara in cui scese in campo fu quella del 31 marzo con il Paraguay, in cui venne sostituito a partita in corso nuovamente da Lallana.[7]
Muore all'età di 88 anni il 6 novembre 2013.
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