Rignano Garganico
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Rignano Garganico (fino al 1862 Rignano, Rignano [ri'ɲ:anə] in pugliese) è un comune italiano di 1 843 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.
Rignano Garganico comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Provincia | Foggia |
Amministrazione | |
Sindaco | Luigi Di Fiore (lista civica Rignano che vorrei) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 41°41′N 15°35′E |
Altitudine | 590 m s.l.m. |
Superficie | 89,4 km² |
Abitanti | 1 843[1] (31-8-2022) |
Densità | 20,62 ab./km² |
Comuni confinanti | Apricena, Foggia, San Marco in Lamis, San Severo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 71010 |
Prefisso | 0882 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 071041 |
Cod. catastale | H287 |
Targa | FG |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 147 GG[3] |
Nome abitanti | rignanesi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Rignano Garganico nella provincia di Foggia | |
Sito istituzionale | |
Entrato a fare parte nel 2004 del parco nazionale del Gargano, è in assoluto il più piccolo comune del promontorio. Sorge sulla cima di una collina, dalle cui alture si gode un'ampia veduta del Tavoliere delle Puglie: per questo il comune è soprannominato il "balcone delle Puglie". Nelle giornate più terse il panorama spazia da Bari al monte Vulture, fino alle cime dei monti della Daunia con lo sfondo della Maiella spesso innevata. Fa parte della comunità montana del Gargano.
Il territorio comunale di Rignano Garganico è parte integrante del distretto sismico del Gargano.
Il clima, a causa dell'altura (590 m) e della posizione interna, risente meno dell'influsso marino rispetto ad altri paesi del Gargano. Esso è di tipo mediterraneo sub-continentale con inverni a volte rigidi, in cui non mancano le nevicate, ed estati asciutte e meno calde rispetto al sottostante Tavoliere. Le precipitazioni sono tra le più basse del promontorio - poiché il paese rientra nella fascia più arida, quella pedegarganica di sud-ovest - e si aggirano attorno ai 600 mm annui. Una caratteristica del clima locale è il vento, che soffia per parecchi giorni all'anno: se d'inverno accentua la sensazione di freddo, d'estate è sicuramente gradevole e attenua la calura soffocante tipica pugliese.
Il toponimo deriva da un nome personale latino: Herennius, che indicava una persona beneficiaria di un predio, si trattava spesso di veterani che lo ricevevano dall'imperatore, per cui il luogo veniva chiamato Herinnianu(m). Questo tipo di toponimi, che terminano in -ano, è molto diffuso in tutta la zona in cui si parlano le lingue romanze, presso Foggia si ha anche: Bassano e Carmignano, in provincia di Bari: Polignano ecc. L'origine del toponimo suggerisce anche come possa essere sorto il primitivo villaggio: su una fattoria romana (Nando Romano).
«Rignane, rigne quante vue, che ji 'ngoppe nun c'inghiane»
«Rignano, regna quanto vuoi che io non ci salgo lassù»
Le prime notizie documentate del paese risalgono al 1029, tuttavia è datata 1158 la sua annessione all'Abbazia di Montesacro, evento che di fatto sancisce l'esistenza di Rignano Garganico. La cittadina ha tuttavia origini ben più antiche, che risalgono fino alla preistoria, come testimoniano i reperti rinvenuti negli insediamenti archeologici che sorgono nei suoi dintorni (Grotta Paglicci, Grotta Spagnoli e i dolmen di Lamasecca e della Piana della Madonna di Cristo). Nella vicina grotta Paglicci sono state ritrovate alcune pitture parietali che hanno consentito agli studiosi di risalire all'esatta collocazione storica dei reperti, e cioè al Paleolitico superiore. Numerosi i ritrovamenti, nella stessa grotta, risalenti al Paleolitico Medio e Inferiore. Nelle vicinanze di Paglicci è stato anche rinvenuto un dolmen, un esemplare di struttura megalitica, la prima, di tale genere, che sia mai apparsa in Capitanata.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. del 30 agosto 2000.[5]
«D’azzurro, alla lettera maiuscola R d'oro, accompagnata da due gigli dello stesso, uno a destra l'altro a sinistra, sormontata dalla stella di sei raggi, d'argento, accompagnata in punta dal monte alla tedesca di tre vette, di argento, uscente dalla punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.
Abitanti censiti[6]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 181 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Rignano Garganico ha una sua cultura prettamente legata al promontorio garganico: l'isolamento del paese al quale si accede per via diretta (e non di passaggio) ha creato una cultura radicata nel passato con forti tradizioni che mantengono vivo il passato.
Una forte tradizione è legata al lutto (colore nero portato a vita dalle vedove o dalle mamme che perdono i figli).
La cultura religiosa è fatta soprattutto di processioni e apparati esterni: Festa Patronale di San Rocco e dell'Assunta, Corpus Domini, venerdì santo e Festa della Madonna del Carmine. La presenza delle chiese in Rignano Garganico è una grande attestazione del senso religioso del popolo garganico. La Chiesa Madre, restaurata negli ultimi anni, è l'unico testimone dei tempi passati: le altre chiese sono state ritoccate notevolmente (Chiesa del Carmine) o sono di nuova costruzione, come la Chiesa di San Rocco, edificata agli inizi del Novecento.
Il contributo maggiore all'economia locale è fornito dall'agricoltura, nella pianura del Tavoliere. Nel XX secolo l'emigrazione ha caratterizzato lo spopolamento delle stesse campagne nella pianura sottostante il paese. Tali pianure, pur se ristrutturate e distribuite equamente ai piccoli agricoltori nella Riforma Fondiaria del primo dopoguerra, sono state abbandonate nel 90% dei casi per la scelta delle grandi città ove trovare un lavoro fisso e sicuro: Australia e Francia (anni cinquanta), Torino e Milano (anni sessanta-settanta), Germania e Belgio (anni settanta) unitamente a Bologna soprattutto con le generazioni di studenti dalla fine degli anni settanta a tutt'oggi. Negli ultimi anni si sta assistendo al ripopolamento delle campagne, a opera dei nuovi immigrati che hanno inteso risiedere nelle stesse e con le rispettive famiglie: di fatto questi immigrati operano tutti nel settore agricolo, nei lavori stagionali legati al ciclo delle produzioni agricole e/o nelle piccole aziende di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
L'emigrazione dei rignanesi dagli anni cinquanta agli anni ottanta ha creato falle notevoli soprattutto nell'economia cittadina, che è andata disfacendosi. Poche le officine di artigianato legate per lo più al settore edilizio e affini; scarsissimo il commercio: i negozi sono legati soprattutto ai bisogni alimentari (generi alimentari, frutta e verdura) e allo svago (bar, piccola ristorazione-pizzeria).
Numerosi sono gli emigrati di ritorno per le vacanze estive. Nel periodo augustano Rignano Garganico vede il tutto esaurito per la quindicina di giorni di intense attività legate alle feste.
Ultimamente si stanno diffondendo iniziative dedite a un miglior utilizzo del potenziale turistico della cittadina e in particolare del suo piccolo centro storico. Inoltre si sta cercando di valorizzare le visite per la grotta Paglicci grazie dall'interessamento del Parco Nazionale del Gargano. Rignano Garganico potrebbe offrire il suo "albergo diffuso", vista la presenza numerosa di case "vuote" a causa del decesso degli ultimi residenti e soprattutto dello spopolamento continuo e della denatalità.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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11 luglio 1988 | 7 febbraio 1991 | Carlo Battista | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [8] |
7 febbraio 1991 | 7 giugno 1993 | Nicola Saracino | Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [8] |
29 giugno 1993 | 28 aprile 1997 | Pietro Bergantino | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [8] |
28 aprile 1997 | 11 marzo 1998 | Michele Ciavarella | L'Ulivo | Sindaco | [8] |
11 marzo 1998 | 25 maggio 1998 | Salvatore Tropea | Comm. pref. | [8] | |
25 maggio 1998 | 28 maggio 2002 | Michele Ciavarella | L'Ulivo | Sindaco | [8] |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Matteo Viola | lista civica | Sindaco | [8] |
29 maggio 2007 | 22 maggio 2012 | Antonio Gisolfi | lista civica: Rignano Democratica | Sindaco | [8] |
22 maggio 2012 | 11 giugno 2017 | Vito Di Carlo | lista civica: Progetto Rignano | Sindaco | [8] |
12 giugno 2017 | 11 aprile 2022 | Luigi Di Fiore | lista civica: Rignano che vorrei | Sindaco | [8] |
12 aprile 2022 | 12 giugno 2022 | Martina Iurescia | Comm. pref. | [8] | |
13 giugno 2022 | in carica | Luigi Di Fiore | lista civica: Rignano che vorrei | Sindaco | [8] |
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