Rififi (romanzo)
romanzo di Auguste Le Breton / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Rififi è un romanzo di Auguste Le Breton pubblicato nel 1953.
Rififi | |
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Titolo originale | Du rififi chez les hommes |
Autore | Auguste Le Breton |
1ª ed. originale | 1953 |
1ª ed. italiana | 1956[1] |
Genere | Romanzo |
Lingua originale | francese |
È il capostipite del "romanzo di mala", il filone più truce e realistico del noir francese, portatore di uno sguardo disincantato sul mondo dei delinquenti nel secondo dopoguerra. Le esigenze dei protagonisti sono fatte di coltelli e donne di malaffare, di bische e locali fumosi. In questo romanzo, scritto ricorrendo ampiamente al gergo degli ambienti di malavita, Le Breton dipinge senza nulla concedere alla moda del giallo anglosassone o americano, lo scontro tra delinquenti Corsi, nordafricani ed italiani.
Il suo stile ha influenzato profondamente non solo il linguaggio e la letteratura, ma anche la stessa mala francese. In Rififi inoltre compare per la prima volta il nome verlen, termine con il quale si designa un particolare linguaggio argotico che consiste nell'inversione delle sillabe delle parole (per esempio gnéga da gagné, "vinto")[2].