Relazioni bilaterali tra Israele e Russia
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Le relazioni bilaterali tra Israele e Russia si riferiscono alle relazioni estere reciproche tra i due paesi. La Russia possiede un'ambasciata a Tel Aviv e un consolato ad Haifa; Israele ha un'ambasciata a Mosca e un nuovo consolato generale aperto a Ekaterinburg.
La Russia è un membro del Quartetto per il Medio Oriente. Per molti anni Israele fu un santuario per molti ebrei russi; questo si rivelerà particolarmente vero durante l'Aliyah negli anni 1970 e quella che prese il via nel corso dei primi anni 1990. Si trovarono su due fronti diametralmente opposti durante la Guerra fredda; tuttavia i rapporti presero a migliorare significativamente dai primi anni 2000 in poi, con l'elezione del più filo-israeliano Vladimir Putin e nel 2001 con l'elezione del più filo-russo Ariel Sharon[1].
Israele è parte integrante del mondo russofono e viene considerato l'unica parte del mondo abitata stabilmente dai russi al di fuori dell'ex Unione Sovietica. La lingua russa è la terza più parlata in Israele, dopo la lingua ebraica e la lingua araba, ed ha il terzo maggior numero di parlanti russi al di fuori degli ex paesi sovietici il quale è infine il più alto in proporzione alla popolazione totale[2].
Oltre 100.000 cittadini israeliani vivono in Russia[3], con 80.000 di essi residenti solo a Mosca[4], mentre centinaia di migliaia di cittadini russi risiedono in Israele il quale da parte sua comprende circa 1,5 milioni di cittadini nativi di lingua russa[5].