Relazioni bilaterali tra India e Israele
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Le relazioni bilaterali tra la Repubblica dell'India e lo Stato-nazione di Israele si riferiscono ai legami politico-diplomatici tra i due paesi presi in esame i quali da par loro intrattengono inoltre una vasta collaborazione, militare e strategica[1][2]. Israele viene rappresentato attraverso un'ambasciata a Nuova Delhi e un consolato a Mumbai e Bangalore, l'India invece dalla sua ambasciata a Tel Aviv.
L'India è il più grande acquirente di equipaggiamento militare di Israele, mentre lo Stato ebraico è il 2º maggior fornitore di difesa subito dopo la Russia[3]. Nel decennio che va dal 1999 e il 2009 l'attività di scambio bellico tra le due nazioni sommava ad un valore complessivo di circa 9 miliardi di dollari statunitensi[4]; i reciproci rapporti militari e strategici si estendono anche alla condivisione dell'intelligence sui gruppi del terrorismo internazionale e alla formazione e addestramento militare congiunti[5][6].
A partire dal 2014 l'India è il 3° partner commerciale asiatico di Israele e il 10° complessivo; escludendo le vendite militari il commercio bilaterale si è attestato attorno ai 4,52 miliardi[7]. Le relazioni si espansero ed ampliarono ulteriormente durante l'amministrazione del Primo ministro dell'India Narendra Modi, con il voto di astensione all'Assemblea generale delle Nazioni Unite in diverse risoluzioni proposte contro Israele[8].
Dal 2015 le due nazioni si trovano in una fase di aperta negoziazione per la messa a punto e realizzazione d'un ampio accordo bilaterale concernente il libero scambio, incentrato soprattutto su settori quali la tecnologia dell'informazione, la biotecnologia e l'agricoltura più avanzata[9][10]. Secondo un sondaggio d'opinione internazionale condotto nel 2009 il 58% degli indiani ha espresso la propria piena e completa solidarietà nei confronti di Israele, a fronte del 56% degli statunitensi[11].