Regno di Kaffa
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Il regno di Kaffa o Caffa (c. 1390 - 1897) fu uno stato della prima modernità situato nell'odierna Etiopia, che ebbe Bonga e in seguito Anderaccha come sue capitali. Il fiume Gojeb ne formava il confine settentrionale, oltre al quale si trovavano i regni della regione di Gibe; ad est si trovavano i territori dei popoli Konta e Kullo, tra Kaffa e il fiume Omo; a sud vi erano numerosi sottogruppi del popolo Gimira, e a ovest vi era quello Majangir.[1] La lingua loro nativa, nota come Kaffa, omonima al regno, è un gruppo delle lingue omotiche.
Regno di Kaffa | |
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Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Kaffa |
Capitale | Anderaccha |
Altre capitali | Bonga |
Politica | |
Nascita | 1390 circa |
Fine | 1897 con Annessione dall'Impero d'Etiopia |
Territorio e popolazione | |
Economia | |
Valuta | Tallero di Maria Teresa Blocchi di sale |
Religione e società | |
Religione di Stato | Cristianesimo |
Religioni minoritarie | Islam, animismo |
Il regno di Kaffa e l'espansionismo etiope, fine XIX secolo | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Dinastia Mato |
Succeduto da | Impero d'Etiopia |
Ora parte di | Etiopia |
Kaffa era diviso in quattro sottogruppi, che parlavano una lingua comune cafficiò, un gruppo Gonga/Kefoid delle lingue omotiche; nel regno vivevano anche un certo numero di gruppi di stranieri, commercianti etiopi musulmani, membri della chiesa ortodossa etiope, e bruppi "con lo status sommerso" (inclusi i Manjo, o "cacciatori", i Manne, o conciatori, e i Qemmo, o fabbri).[2] I Manjo avevano persino un re tutto loro, scelto dal re di Kaffa, e avevano il dovere di far da guardia alle porte e ai possedimenti reali del regno.[3] Il regno fu sconfitto e conquistato nel 1897, e quindi annesso all'Etiopia.
La terra dove giaceva questo regno si trova nel meridione dell'acrocoro Etiopico con strisce di foreste. Questa terra montana è molto fertile, capace di tre raccolti all'anno.