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Referendum costituzionale in Romania del 2018
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Il referendum costituzionale in Romania del 2018 si è svolto il 6 e 7 ottobre 2018 per chiedere ai cittadini romeni di esprimersi sull'opportunità di modificare la definizione di famiglia prevista dall'articolo 48 della Costituzione rumena al fine di rendere illegali i matrimoni omosessuali. Il referendum è stato convocato a seguito dell'iniziativa popolare lanciata dalla Coalizione per la famiglia (Coaliția pentru Familie) nel 2015, che ha raccolto oltre tre milioni di firme a sostegno del referendum (ben oltre le 500.000 firme richieste per avviare un referendum costituzionale). Al momento del voto, la Costituzione della Romania definiva la famiglia come il matrimonio spontaneo "tra i coniugi", ma i promotori dell'iniziativa referendaria avrebbero voluto emendarla per stabilire che la famiglia consiste nell'unione tra un uomo e una donna,[1] come è nella cultura romena. La misura avrebbe reso quindi incostituzionali i matrimoni tra persone dello stesso sesso e la poligamia in Romania.[2]
Referendum costituzionale in Romania del 2018 | |||||||||||
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«Sunteți de acord cu legea de revizuire a Constituției României în forma adoptată de Parlament? (Siete d'accordo con la legge di revisione della Costituzione della Romania nella forma adottata dal Parlamento?)» (Quesito referendario) | |||||||||||
Stato | ![]() | ||||||||||
Data | 6 e 7 ottobre 2018 | ||||||||||
Tipo | costituzionale confermativo | ||||||||||
Tema | Matrimonio tra persone dello stesso sesso | ||||||||||
Esito | |||||||||||
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Quorum | ![]() | ||||||||||
Affluenza | 21,10% |
La proposta di modifica era supportata da molti politici e gruppi religiosi, mentre era avversata dal Presidente Klaus Iohannis e dal partito di opposizione Unione Salva Romania. Si è trattato di un evento importante, in quanto primo referendum di iniziativa popolare nella storia della Romania dalla caduta del regime comunista nel 1989.
Con un'affluenza di circa il 21% degli elettori, il referendum è fallito, non avendo raggiunto il quorum minimo del 30%.