Quadro a lume di notte
genere pittorico / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Quadro a lume di notte è la definizione di un particolare genere di pittura, o meglio un «metagenere»,[1] praticato dagli artisti della prima metà del XVII secolo e ispirato al particolare gioco di luci e ombre delle scene caravaggesche. Tale effetto, «oltre a far emergere selettivamente solo alcuni elementi rappresentati, tende ad annullare i dettagli dello spazio entro cui si svolge l'azione», e proprio la riduzione dello spazio, così «proiettato verso la sfera percettiva dello spettatore», costituisce una delle caratteristiche principali della pittura notturna dei primi decenni del seicento. Un'altra caratteristica fondamentale è la luce "valorizzante", «conseguenza "naturale" di un agente luminoso (candela, lanterna, torcia, etc.)».[2]
I temi illustrati sono per lo più attinti dal Cristianesimo, e ciò rende il quadro a lume di notte «un singolare dipinto che, ambientando nelle tenebre debolmente rischiarate da una candela uno dei più grandi misteri della religione cristiana, vi apporta inediti significati (...) in relazione con la pratica devozionale degli Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola».[3]
Rispetto ai notturni dei secoli precedenti, la produzione pittorica di questo periodo costituisce una «radicale trasformazione», che chiude la «finestra aperta sul mondo» della costruzione prospettica.[2] Essa inoltre raggiunge un evidente «grado di novità e di codificazione formale», e assume «una forma di stabilizzazione», che la rende «riconoscibile indipendentemente dalle variazioni, più o meno corpose, riscontrabili nelle diverse realizzazioni».[4]