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porta minore di Milano di epoca medievale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Pusterla delle Azze era una delle porte minori (chiamate anche "pusterle") poste sul tracciato medievale delle mura di Milano.[1]
Sorgeva in uno spazio corrispondente agli attuali piazzale Marengo, via Lanza e via Tivoli[2], che sarebbe poi stato inglobato dalle successive fortificazioni del Castello Sforzesco, scomparendo definitivamente con una sorte analoga a quanto accaduto alla vicina Porta Giovia.
Della pusterla già da allora non è rimasta più traccia, neppure sui documenti, né si è giunti a una spiegazione attendibile riguardo alla sua denominazione. Una possibile ricostruzione vedrebbe nelle vicinanze della pusterla la presenza di una piazza, di una contrada o di un borgo detto delle Azze, presumibilmente abitato da azzaioli (acciaioli), che qui svolgevano le proprie attività nelle proprie botteghe.
Secondo alcuni[3] questi artigiani producevano azze o acce (asce) servendosi delle acque del Nirone, che scorreva non distante. Secondo altri il termine azze potrebbe derivare dalle lame delle mazze, o anche da un'ipotetica famiglia chiamata Azzi, magari appartenente alla corporazione degli azzaioli.
Anticamente dalla pusterla delle Azze entrava in città il torrente Nirone.
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