Progetto:Sport/Calcio/Coppa Italia Dilettanti Friuli-Venezia Giulia 2012-2013
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La fase regionale del Friuli-Venezia Giulia della Coppa Italia Dilettanti 2012-2013 ha previsto la partecipazione di 16 squadre di Eccellenza e delle 32 di Promozione ovvero le squadre di 1º e 2º livello regionale (rispettitivamente 6° e 7° nazionale).
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Coppa Italia Dilettanti Friuli-Venezia Giulia 2012-13 Trofeo "Diego Meroi" | |
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Competizione | Coppa Italia Dilettanti Friuli-Venezia Giulia |
Sport | ![]() |
Edizione | 22ª |
Organizzatore | LND |
Date | dal 29 agosto 2012 al 5 gennaio 2013 |
Luogo | ![]() |
Partecipanti | 48 |
Formula | Torneo misto |
Risultati | |
Vincitore | ![]() (1º titolo) |
Cronologia della competizione | |
![]() 2013-14
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Non ha partecipato la Triestina poiché la sua ammessione in sovrannumero al campionato di Eccellenza è avvenuta troppo tardi rispetto all'inizio della coppa e la società non ha potuto preparare la rosa in tempo.
Questa è stata la prima edizione che la Federcalcio Regionale, tramite il presidente Gianni Toffoletto, ha intitolato[1] il trofeo a Diego Meroi, presidente storico della FIGC del Friuli Venezia Giulia, sotto la cui guida la rappresentativa F.V.G. vinse per ben due volte il titolo nazionale al Torneo delle Regioni con gli Juniores.
Il trofeo è stato vinto dal San Daniele che nella finale di Tarcento ha battuto il Rivignano che a sorpresa aveva sconfitto la favorita Unione Fincantieri Monfalcone in semifinale. I nerazzurri rivignanesi militavano in Promozione e ci furono molte polemiche sul fatto che in caso di vittoria non avrebbero potuto partecipare alla fase nazionale (dal 2007-08 questa fase è preclusa alle squadre della "cadetteria" regionale). Polemiche che non hanno ovviamente smosso la FIGC regionale ma che hanno portato dalla stagione successiva allo smembramento[2] della coppa in due trofei: il "Diego Meroi" riservato alle compagini di Eccellenza Friuli-Venezia Giulia ed il "Aldo Tortul" per quelle di Promozione.
Queste polemiche erano totalmente ingiustificate dato che il San Daniele all'epoca era nella parte sicura della classifica (era fuori sia dalla corsa promozione sia dal rischio retrocessione) così da potersi dedicare alla coppa con serenità, mentre il Rivignano era capolista in Promozione ma tallonato dal Chions (che alla fine vinse il campionato) e difficilmente avrebbe affrontato trasferte fuori regione, con annessi rischi di stanchezza ed infortuni, con la formazione titolare.