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Ponte di San Vito
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Il ponte romano di San Vito, conosciuto localmente anche come il Pontaccio (e Puntaz in romagnolo), era un ponte romano a San Vito, una frazione ai confini di Rimini, Santarcangelo di Romagna e San Mauro Pascoli, nella regione dell'Emilia-Romagna, nel Italia settentrionale.[1][2]
Ponte di San Vito | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | San Vito |
Attraversa | Uso |
Coordinate | 44°05′11.62″N 12°27′12.49″E44°05′11.62″N, 12°27′12.49″E |
Dati tecnici | |
Tipo | Ponte ad arco |
Materiale | pietra d'Istria |
Lunghezza | ca. 90 metri (300 piedi) m |
Realizzazione | |
Costruzione | ...-ca. 2 a.C. |
Mappa di localizzazione | |
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Risalente al regno dell'imperatore Augusto,[3] il ponte si trovava su un tracciato della Via Emilia, l'antica strada romana che collegava Ariminum (la moderna Rimini) e Placentia (Piacenza).[4] Il ponte attraversava il fiume Uso,[5] che ora scorre a pochi metri a est.[1] Nel XIV secolo, Galeotto I Malatesta, signore di Rimini, sostituì il ponte;[6] un arco del ponte medievale rimane ancora esistente sopra le pietre augustee.[6][7] Le pietre dei ponti, apprezzate per la loro eccellente qualità, furono estratte nei secoli successivi,[6][8] contribuendo anche ai restauri del Ponte di Tiberio di Rimini.[2][5] Nel ottobre 2022, il governo municipale di Rimini ha incorporato l'arco esistente in un parco pubblico.[9][10]
Il ponte augusteo era probabilmente monumentale, con una lunghezza totale di circa 90 metri (300 piedi),[5] e con otto o più archi.[6] Nei secoli recenti, gli storici riminesi hanno rivendicato il ponte come il luogo in cui Giulio Cesare attraversò il Rubicone.[6][11]