Pieve del Cairo (La Piév in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 1 734 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Lomellina, sulla sinistra del Po. È sostanzialmente unito all'antico centro di Cairo Lomellino.

Fatti in breve Pieve del Cairo comune, Localizzazione ...
Pieve del Cairo
comune
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Pieve del Cairo – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoNiccolò Capittini (lista civica) dal 22-09-2020
Territorio
Coordinate45°03′10″N 8°48′52.94″E
Altitudine80 m s.l.m.
Superficie25,11 km²
Abitanti1 734[1] (31-12-2021)
Densità69,06 ab./km²
FrazioniCairo Lomellino, Cascina Provvidenza, Cascine Nuove, Gallia
Comuni confinantiBassignana (AL), Ferrera Erbognone, Galliavola, Gambarana, Isola Sant'Antonio (AL), Mede, Mezzana Bigli, Villa Biscossi
Altre informazioni
Cod. postale27037
Prefisso0384
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018113
Cod. catastaleG639
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 619 GG[3]
Nome abitantipievesi
PatronoNatività di Maria Vergine
Giorno festivoSeconda domenica di settembre.
Cartografia
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Pieve del Cairo
Pieve del Cairo
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Pieve del Cairo – Mappa
Posizione del comune di Pieve del Cairo nella provincia di Pavia
Sito istituzionale
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Storia

Insediamento gallo-romano, Cairo, fu sede di un'importante basilica cristiana, donde il nome di Plebe Cairi. Possedimento dei conti palatini di Lomello, fu distrutto dal Barbarossa, che nel 1164 assegnò il territorio a Pavia. Nel 1250 appare citato, nell'elenco delle terre pavesi, come Cayre Vegium, mentre Cayre Iuvene era il vicino Cairo. Nel XIV secolo divenne feudo dei Beccaria, un ramo dei quali prese dal luogo il nome di Beccaria della Pieve. Il castello di Pieve fu nuovamente assediato e distrutto, da Facino Cane, nel 1404. I Beccaria di Pieve si estinsero nel 1590 con il conte Aureliano, e nel 1597 il feudo fu acquistato da Lorenzo Isimbardi, signore di Cairo, che fu nominato Marchese di Pieve del Cairo. La famiglia Isimbardi rimase feudataria del luogo fino all'abolizione del feudalesimo (1797). Peraltro, se il feudo di Pieve era passato agli Isimbardi (che continuarono a risiedere a Cairo), i beni e il castello furono ereditati dai padri Barnabiti di Milano.

Nel 1512, gli abitanti di Pieve del Cairo, con a capo Rinaldo Zatti, liberarono il cardinale Giovanni de' Medici, legato pontificio di Papa Giulio II presso l'esercito della Lega Santa, catturato dai francesi nella battaglia di Ravenna. Per ringraziare la comunità, Giovanni de' Medici, salito al soglio pontificio nel 1513 con il nome di Leone X, nel 1516 concesse due giubilei annui (la prima domenica di giugno e il giorno della Natività delle Vergine, l'8 settembre). Nel 1818 fu unito a Pieve del Cairo il soppresso comune di Gallia, e nel 1890 anche il comune di Cairo Lomellino.

  • La frazione di Gallia, certamente di origine romana (formava una coppia toponimica con la vicina Galliavola, evidentemente diminutivo di Gallia), appartenne alla contea di Lomello e nel 1219 è confermata ai conti palatini. Successivamente seguì le sorti di Pieve del Cairo, appartenendo feudalmente ai Beccaria e dal 1597 agli Isimbardi. In epoca napoleonica fu dapprima unito a Galliavola e successivamente fu definitivamente aggregato a Pieve del Cairo.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 novembre 1951.

«Sbarrato d'argento e di rosso, al castello del secondo, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo. Ornamenti esteriori di Comune.»

Il gonfalone è un drappo tagliato di bianco e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture civili e militari

Castello Beccaria

Il castello Beccaria[5] (ora di proprietà di privati) è uno dei più grandi nella zona pavese, con pianta quadrangolare. Ricostruito al posto di una precedente fortificazione distrutta da Federico Barbarossa, il castello presenta una struttura tipica dei castelli lombardi del Tre-Quattrocento, con un torrione d'ingresso e torri d'angolo.[5] Probabilmente rielaborato nel corso dei secoli,[5].

Arco Trionfale

Il paese possiede un imponente arco trionfale, costruito dal marchese Isimbardi in onore del passaggio di Margherita d'Austria, diretta in Spagna per sposare Filippo III.

Palazzo Isimbardi

Di notevole rilievo è il Palazzo Isimbardi (anch'esso di proprietà di privati) situato nella zona di Cairo, che all'interno presenta un salone completamente affrescato nel 1666 da Stefano Danedi detto Il Montalto in cui sono raffigurate le varie fasi della battaglia per la liberazione del futuro papa Leone X e le gesta degli antenati della nobile famiglia Isimbardi.

Architetture religiose

La chiesa della Beata Vergine della Consolazione, costruita nel 1518, è a tre navate, senza transetti. Di linee settecentesche è la sagrestia nuova. In essa si conserva una grande tela in cui è raffigurato Leone X mentre esibisce la bolla dei giubileo perpetuo. All'interno si trova un bellissimo ciclo di affreschi della "Storia della Madonna", dipinto da Pietro Ivaldi assistito dal fratello Tommaso dal 1854 al 1856.


Società

Evoluzione demografica

Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è dimezzata.

Abitanti censiti[6]

Amministrazione

Altre informazioni amministrative

Del territorio comunale fanno parte anche le isole amministrative di Terzo, situata nel comune di Mezzana Bigli, e San Pio, quest'ultima all'interno del comune di Isola Sant'Antonio in Provincia di Alessandria, ovvero una enclave lombarda in territorio piemontese.

Infrastrutture e trasporti

Fra il 1884 e il 1933 la città ospitò il capolinea meridionale della tranvia Mortara-Ottobiano-Pieve del Cairo.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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