Pietramelara
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Pietramelara è un comune italiano di 4 433 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
Pietramelara comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Pasquale Di Fruscio (lista civica Per Pietramelara) dall'11-6-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 41°16′N 14°11′E |
Altitudine | 132 m s.l.m. |
Superficie | 23,93 km² |
Abitanti | 4 433[1] (31-12-2023) |
Densità | 185,25 ab./km² |
Comuni confinanti | Formicola, Pietravairano, Riardo, Roccaromana, Rocchetta e Croce |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81051 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061058 |
Cod. catastale | G620 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 308 GG[3] |
Nome abitanti | pietramelaresi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pietramelara nella provincia di Caserta | |
Sito istituzionale | |
Pietramelara si erge nella pianura a valle delle pendici settentrionali del Monte Maggiore (1 037 m s.l.m.). L'abitato si sviluppa attorno alla torre a base rettangolare posta alla sommità del borgo medievale.
Grazie ad importanti ritrovamenti archeologici si sono rinvenute nel territorio del Monte Maggiore numerose tracce di forme di vita risalenti all'epoca pre-romana. La struttura del centro di Pietramelara testimonia che l'insediamento fu frutto di un'attenta pianificazione che presupponeva una rocca a difesa e controllo del territorio. Il borgo medioevale, cuore del centro storico, si articolava in un complesso radiocentrico il cui asse era rappresentato da un'antica torre longobarda ed il cui perimetro era dato dalla grande cinta muraria stretta da 12 torri. Fondata da Landolfo ed Adenolfo, principi longobardi, nel primo Medioevo, Pietramelara fece parte prima dei possedimenti della badia di Montecassino e, successivamente del feudo della limitrofa Roccaromana. Alla morte di Filippo de Roccaromana, il vasto feudo passò in potere della regia corte non molto tempo dopo lo divise e lo dette in concessione. Quindi Pietramelara, fu data a Eduardo Colonna ed in seguito a Federico Monforte, che fecero abbellire il castello trasformandolo da fortezza in un elegante palazzo. Il 13 marzo 1496, dopo 15 giorni d'assedio, durante i quali il paese fu messo a ferro e fuoco dagli Aragonesi, perirono i 2/3 degli abitanti mentre i sopravvissuti vennero venduti come schiavi. I vincitori lasciarono libere soltanto sette famiglie che iniziarono la ricostruzione sulle rovine della città distrutta. Poco dopo la comunità di Pietramelara risultava eretta in Universitas con propri statuti e notevoli poteri di pertinenza feudale. Alla fine del 1600 Pietramelara divenne feudo della famiglia Giovene ed infine dei Di Palma, sino all'eversione della feudalità.
I siti architettonici, archeologici e monumentali, segno delle antiche origini della città, sono le Grotte di Seiano che sorgono sulle pendici del Monte Maggiore nella fascia compresa tra i comuni di Pietramelara e Rocchetta. Si tratta di un vastissimo complesso sotterraneo di gallerie in muratura che si estendono sino a raggiungere le mura ciclopiche circondanti gli imponenti ruderi.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Pietramelara sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 13 dicembre 1978.[4]
«Stemma: d'azzurro, ad un monte di pietre sostenente un vaso di cotto, sormontato da tre api d'oro, male ordinate in volo verso il vaso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro. In precedenza il Comune utilizzava uno stemma riconosciuto con decreto del capo del governo dell'8 aprile 1936, che si blasonava: d'argento, al monte di tre cime di verde, la mediana sostenente un alveare accostato da tre api, disposte 1 e 2; al capo del Littorio.[5]
I monumenti di maggior rilevanza sono il Borgo medioevale, il Palazzo Ducale, la chiesa di San Rocco, la chiesa dell'Annunziata, l'ex convento di San Pasquale, l'ex convento agostiniano oggi sede comunale.
Abitanti censiti[7]
Al 31 dicembre 2023 a Pietramelara vi erano 229 stranieri, pari al 5,13% della popolazione.[8]
Il comune è servito dalla stazione di Riardo-Pietramelara, sulla linea Roma-Napoli via Cassino.[9]
Sindaco: Avv. Pasquale Di Fruscio
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1989 | 1994 | Giuseppe Peluso | Lista civica | Sindaco | |
1994 | 1998 | Vincenzo Zarone | Lista civica | Sindaco | |
1998 | 2002 | Pasquale Di Fruscio | Democratici di Sinistra | Sindaco | |
2002 | 2007 | Pasquale Di Fruscio | Democratici di Sinistra | Sindaco | |
2007 | 2012 | Luigi Leonardo | Lista civica | Sindaco | |
2012 | 2017 | Luigi Leonardo | Lista civica | Sindaco | |
2017 | in carica | Pasquale Di Fruscio | Lista civica | Sindaco |
Il comune appartiene alla Comunità montana Monte Maggiore.[10]
Audax Pietramelara
Virtus Pietramelara
A.S.D. Pietramelara Volley
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