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frazione di La Valletta Brianza Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Perego (Péregh in dialetto brianzolo[4], AFI: [ˈpeːrek]) è una frazione di 1 691 abitanti[5] del comune di La Valletta Brianza in provincia di Lecco in Lombardia.
Perego frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Lecco |
Comune | La Valletta Brianza |
Territorio | |
Coordinate | 45°44′N 9°22′E |
Altitudine | 374 m s.l.m. |
Superficie | 4,21 km² |
Abitanti | 1 757[1] (31-12-2010) |
Densità | 417,34 ab./km² |
Frazioni confinanti | Missaglia, Montevecchia, Rovagnate, Sirtori |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23888 |
Prefisso | 039 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 097066 |
Cod. catastale | G448 |
Targa | LC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 601 GG[3] |
Nome abitanti | pereghini |
Cartografia | |
Posizione dell'ex comune di Perego nella provincia di Lecco | |
Sito istituzionale | |
La più antica menzione storica del paese si ha in un decreto arcivescovile di Anselmo IV da Bovisio datato 1097, nel quale è citato un certo "Vulielmus da Pelego".[6]
Durante il periodo del Ducato di Milano, Perego fece parte della pieve di San Vittore, divenuta poi pieve di Missaglia[6]. Nel 1373 Bernabò Visconti conferì privilegi particolari agli abitanti di Perego per via della loro fedeltà durante la battaglia contro Amerigo VI di Savoia[6]. Perego disponeva inoltre di un castello dotato di due torri, fatto costruire dai Visconti per controllare la valle di Rovagnate[6]. Nel XVI secolo, Il castello venne conquistato in due occasioni: da daipprima dai soldati di Martino Mondonico, alleato del Medeghino, e poi da quelli di Carlo V d'Asburgo[6].
Dal 30 gennaio 2015 la comunità di Perego è confluita, insieme a Rovagnate nel nuovo comune di La Valletta Brianza. Si localizza nel territorio del Meratese.
Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 gennaio 1988.[7]
«Fasciato d'azzurro e di rosso, al castello d'argento, murato di nero, attraversante, con il segmento di base posto nella quinta fascia, con la cortina priva di merlatura, munito di due torri, merlate di tre alla guelfa, finestrate di tre del campo, due e una, esso castello, aperto del campo, con l'albero sradicato, di verde, fustato al naturale, avente le quattro radici davanti alla porta, il tronco infilato obliquamente in essa porta, e la chioma posta sulle prime tre fasce; il tutto sotto il capo di nero, caricato dall'aquila rivoltata d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»
Il gonfalone è drappo partito di azzurro e di bianco.
Abitanti censiti[19]
Gli stranieri residenti nel comune sono 140, ovvero l'8,0% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[20]:
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