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politico messicano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Pedro José Domingo de la Calzada Manuel María Lascuráin Paredes (Città del Messico, 8 maggio 1856 – Città del Messico, 21 luglio 1952) è stato un politico, avvocato e diplomatico messicano.
Pedro Lascuráin | |
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38º Presidente del Messico | |
Durata mandato | 19 febbraio 1913 – 19 febbraio 1913[1] |
Predecessore | Francisco Madero |
Successore | Victoriano Huerta |
Segretario degli Affari Esteri | |
Durata mandato | 10 aprile 1912 – 19 febbraio 1913 |
Presidente | Francisco Madero |
Predecessore | Manuel Calero y Sierra |
Successore | Victoriano Huerta |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Costituzionale Progressista |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Facoltà di Legge, Università nazionale autonoma del Messico |
Professione | Avvocato, diplomatico |
Fu presidente del Messico ad interim per meno di un'ora, il 19 febbraio 1913, dopo le dimissioni di Francisco Madero.
Lascuráin proveniva da una famiglia di origini basche[senza fonte]. Si laureò in giurisprudenza nel 1880.[2] Lascuráin fu sindaco di Città del Messico prima di essere nominato Segretario di Stato il 10 aprile 1912 dal presidente Francisco Madero.[3] Nel dicembre del 1912 divenne nuovamente sindaco,[4] ma il 15 gennaio 1913 divenne di nuovo ministro. Fu direttore dell'Escuela Libre de Derecho per 16 anni ed era un'autorità di diritto commerciale e civile.
Il 9 febbraio 1913 scoppiò una rivolta tra generali conservatori a Città del Messico, soprannominata Decade tragica (o "Dieci tragici giorni"). Il capo delle forze governative, il generale Victoriano Huerta, disertò gli insorti il 18 febbraio. Costrinse Madero e il suo vicepresidente José María Pino Suárez a dimettersi. Secondo la Costituzione del 1857 in assenza del presidente e del vicepresidente, il segretario di Stato doveva essere nominato presidente (il prossimo in linea è il Presidente della Corte costituzionale). Per dare una certa legalità al colpo di Stato, Huerta fece detenere a Lascuráin la presidenza. Lascuráin decise di accettarla, nella vana speranza di salvare la vita di Madero e Pino Suárez. L'unico atto di Lascuráin come presidente fu nominare Huerta presidente della Corte costituzionale del Messico. Dopo ciò si dimise, costituzionalmente conferendo la sua posizione di presidente a Huerta. Tutto ciò fu fatto attraverso un parlamento tenuto sotto scacco che ratificò e rese legale l'assunzione delle funzioni da parte di Huerta. La presidenza di Lascuráin durò meno di un'ora (da 25 a 55 minuti, a seconda delle fonti).
Huerta offrì a Lascuráin un altro posto nel suo gabinetto, che Lascuráin rifiutò. Dopo la sua breve presidenza, tornò alla pratica della legge. Morì nel 1952 all'età di 96 anni.
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