Loading AI tools
partito politico iracheno Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Partito Islamico Daʿwa o Partito Islamico dell'Appello[1] (Arabo حزب الدعوة الإسلامية, Ḥizb al-Daʿwa al-Islāmiyya, o semplicemente al-Daʿwa) è storicamente un gruppo armato islamico sciita ed al momento anche un partito politico iracheno.
Partito Islamico Daʿwa | |
---|---|
(AR) حزب الدعوة الإسلامية Ḥizb al-Daʿwa al-Islāmiyya | |
Leader | Nuri al-Maliki |
Stato | Iraq |
Sede | Baghdad |
Fondazione | 1958 |
Ideologia | Islamismo, Nazionalismo religioso, Conservatorismo Clericalismo |
Collocazione | Destra |
Coalizione | Coalizione dello Stato di Diritto |
Sito web | dawaparty.org |
Al-Daʿwa è uno dei principali membri dell'Alleanza Irachena Unita, ovvero la coalizione di partiti religiosi sciiti che ha ottenuto la maggioranza relativa in entrambe le elezioni tenutesi in Iraq nel 2005.
Il capo del partito è Ibrahim al-Ja'fari, un medico che è stato Primo ministro del governo iracheno dalla primavera del 2005 al 20 maggio 2006. Mohammed Shia' Al Sudani è l'attuale Primo ministro dell'Iraq.
Al-Daʿwa fu costituito fra il 1957 ed il 1958 da un gruppo di notabili sciiti, fra cui il più importante era Muhammad Baqr al-Sadr (zio di Muqtada al-Sadr). L'obiettivo del gruppo era di combattere sia le tendenze secolariste e socialiste che stavano emergendo nella società irachena, sia il forte predominio sunnita all'interno del Paese.
Negli anni settanta il gruppo condusse una campagna armata contro il governo iracheno, ormai in mano al partito Baʿth, la cui ideologia (laica e del tutto secolarizzata) e composizione erano esattamente opposte a quelle propugnate da al-Daʿwa.
La reazione del Baʿth non si fece attendere, portando alla chiusura di diversi giornali con simpatie per gli sciiti (ad es. Risālat al-Islām) e di diverse scuole religiose, e all'estensione del servizio di leva anche per gli allievi delle Ḥawza islamiche. Dal 1972 il governo iniziò una serie di arresti e omicidi politici dei capi di al-Daʿwa e tra il 1974 ed il 1975 diversi membri del partito furono condannati a morte da tribunali speciali. Nel 1975 il governo cominciò a vietare la tradizionale processione religiosa sciita tra le città sante di Najaf e di Karbala (marad al-ras). Per quanto queste misure repressive fossero state prese a partire dai primi anni '70, la guerra aperta fra al-Daʿwa e il governo di Ṣaddām risale solo alla Safar intifada (Intifada del mese di Safar) del febbraio 1977, quando al-Daʿwa organizzò la marad al-ras nonostante il divieto del governo e la processione fu attaccata dalla polizia.
Negli anni '70 i capi di al-Daʿwa ebbero contatti con l'ayatollah Ruhollah Khomeini, che si trovava in esilio a Najaf; pochi anni dopo (1979) essi appoggiarono la sua ascesa al potere in Iran ed a loro volta essi furono sostenuti dall'Iran, specie durante la guerra Iran-Iraq.
Nonostante questa collaborazione, gli obiettivi di al-Sadr e di Khomeini presentavano alcune differenze: entrambi si proponevano la creazione di repubbliche islamiche, ma mentre Khomeini sosteneva che l'autorità religiosa degli ʿulamāʾ musulmani dovesse essere preponderante, al-Sadr sosteneva che lo Stato dovesse essere guidato da tutta la comunità islamica (umma).
Queste differenze portarono nel 1982 alla scissione di al-Daʿwa e alla formazione del Consiglio Supremo per la Rivoluzione Islamica in Iraq (noto coll'acronimo inglese di SCIRI).
Negli anni ottanta al-Daʿwa sosteneva di avere numerosi membri sunniti e di collaborare con vari gruppi islamici sunniti allo scopo di opporsi alla dittatura di Saddam Hussein, ormai unico capo del partito Baʿth. Il 31 marzo 1980 il Consiglio direttivo rivoluzionario del regime di Saddam adottò una legge che condannava a morte tutti i membri di al-Daʿwa e delle organizzazioni ad esso legate; questa legge portò alla morte di numerosi membri del partito (veri o presunti). Il numero esatto di vittime è tuttavia ignoto.
La maggior parte dei capi di al-Daʿwa rimase in esilio in Iran ed altrove (Londra pare essere stato un secondo centro dell'attività del gruppo) fino all'invasione americana dell'Iraq del 2003. In questo periodo una parte consistente del seguito del partito era passata allo SCIRI, cosicché al-Daʿwa perse la propria preminenza fra i partiti religiosi sciiti. Dopo l'invasione, i leader di entrambi i partiti ritornarono in Iraq.
Durante la guerra fra Iran ed Iraq, al-Daʿwa commise attentati sia contro il regime di Saddam sia contro obiettivi occidentali, tanto che in quel periodo era generalmente considerata un'organizzazione terroristica al servizio dell'Iran.
Si sa che al-Daʿwa tentò ripetutamente di assassinare Saddam Hussein e i suoi ministri fra il 1980 ed il 1987: lo stesso Saddam Hussein è stato condannato a morte per l'uccisione di circa 150 sciiti come rappresaglia per un fallito attentato di contro di lui.
Tuttavia si sa anche che al-Daʿwa partecipò agli attentati dinamitardi del 1983 contro le ambasciate statunitense e francese in Kuwait[senza fonte] e pure a diversi altri attentati in territorio kuwaitiano[2]. L'attentato contro l'ambasciata USA fu una delle prime apparizioni in Vicino Oriente della tecnica degli attentati suicidi e seguiva l'esempio fornito proprio nel 1983 dal gruppo libanese Hezbollah[senza fonte] (ideologicamente molto vicino ad al-Daʿwa e probabilmente legato ad esso anche a livello operativo)[senza fonte], che aveva spinto USA, Francia ed Italia a lasciare il Libano con una serie di attentati suicidi.
Gli attentati in Kuwait ebbero termine quando le autorità locali arrestarono 17 persone, 12 delle quali erano iracheni membri di al-Daʿwa. Il partito cercò di prendere le distanze da costoro, dichiarando che essi erano stati "manovrati" dai servizi segreti di Tehran. Tuttavia il rilascio di questi 17 arrestati fu l'obiettivo di una lunga serie di attentati e rapimenti perpetrati in Libano da Hezbollah negli anni successivi.
L'ideologia politica di al-Daʿwa è largamente influenzata dalle teorie enunciate nel 1975 da Baqir al-Sadr, che in un lavoro intitolato Il sistema politico islamico elencò quattro principi irrinunciabili:
Il Partito Islamico Da'wa ha partecipato a tutte le elezioni dalla costituzione della Repubblica federale d'Iraq nel 2005, risultando spesso la lista maggioritaria.
Nelle elezioni provvisorie del gennaio 2005 e in quelle legislative del dicembre 2005, il Partito Islamico Da'wa si è presentato nella coalizione dell'Alleanza Irachena Unita, che raggruppava tutti i principali partiti sciiti iracheni.
Dal 2009 in poi, il Partito Islamico Da'wa si è presentato nella Coalizione dello Stato di Diritto, di cui era il principale costituente, mentre gli altri partiti sciiti della precedente coalizione si sono presentati nell'Alleanza Nazionale Irachena.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.