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Papà Gambalunga (serie animata)
serie televisiva animata giapponese del 1990 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Papà Gambalunga (私のあしながおじさん?, Watashi no Ashinaga Oji-san, lett. "Il mio Papà Gambalunga") è una serie TV anime basata sul romanzo Papà Gambalunga del 1912 di Jean Webster, e prodotto dalla Nippon Animation in collaborazione con la Fuji Television nel 1990. La serie si compone di 40 episodi, trasmessi per la prima volta in Italia nel 1991 su Italia 1.
Papà Gambalunga | |
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私のあしながおじさん (Watashi no Ashinaga Oji-san) | |
![]() La protagonista Judy Abbott
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Genere | commedia, drammatico |
Serie TV anime | |
Autore | Jean Webster (dal romanzo omonimo) |
Regia | Kazuyoshi Yokota, Shinichi Matsumi (assistente) |
Sceneggiatura | Nobuyuki Fujimoto |
Char. design | Shūichi Seki |
Dir. artistica | Shigeru Morimoto |
Musiche | Aya Wakakusa |
Studio | Nippon Animation |
Rete | Fuji Television |
1ª TV | 4 gennaio – 23 dicembre 1990 |
Episodi | 40 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 24 min |
Rete it. | Italia 1 |
1ª TV it. | 16 aprile – 16 luglio 1991 |
Episodi it. | 40 (completa) |
Durata ep. it. | 24 min |
Dialoghi it. | Sergio Romanò |
Studio dopp. it. | Deneb Film |
Dir. dopp. it. | Lidia Costanzo |
La regia è di Kazuyoshi Yokota, mentre il character design è di Shūichi Seki, lo stesso di altre serie celebri come Peline Story, Tom Story e Lucy May. Nello studio grafico dei personaggi, soprattutto in quello di Judy Abbott con le sue caratteristiche trecce, Seki si è ispirato ai disegni di Jean Webster che accompagnano il romanzo fin dalla sua prima edizione.
La serie fa parte del progetto World Masterpiece Theater della Nippon Animation.
Sia nel romanzo sia nel relativo anime il nome della protagonista è stato preso da una lapide del vicino cimitero e il cognome dall'elenco telefonico. Nel romanzo però la protagonista si chiama Jerusha e non Judy, e assume quest'ultimo nome, che definisce "sciocchino, adatto ad una ragazza viziata dalla famiglia", soltanto per meglio impersonare il personaggio della ragazza alto-borghese che usa per nascondere la sua vera identità.
La Judy dell'anime si chiama invece così fin dall'inizio, ma il nome Jerusha sopravvive anche nella serie animata: è infatti questo il nome della piccola orfana protagonista di un racconto tristemente autobiografico di Judy, che per punizione viene legata a un albero ed esposta alla gogna per aver tentato di fuggire dall'orfanotrofio[1].