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sottospecie di animale della famiglia Felidae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il leone sudafricano (Panthera leo melanochaita), talvolta chiamato leone del Transvaal o leone africano, è la sottospecie di leone di maggior taglia e potenza che ancora sopravvive in libertà.
Leone sudafricano | |
---|---|
Panthera leo krugeri | |
Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Felidae |
Genere | Panthera |
Specie | P. leo |
Sottospecie | P. l. melanochaita |
Nomenclatura trinomiale | |
Panthera leo melanochaita Roberts, 1929 | |
Nomi comuni | |
Panthera leo krugeri | |
Areale | |
Areale a destra in rosso |
I maschi pesano normalmente tra i 180 ed i 260 kg e sono lunghi 2,77-3,10 m, mentre le femmine non sono così grandi, avendo un peso di soli 180-190 kg.
Originariamente rivaleggiava nelle dimensioni con un'altra sottospecie, la quale viveva ancora più a sud, l'attualmente estinto in natura Panthera leo melanochaitus.
La sua distribuzione geografica comprende quattro Paesi del sud dell'Africa: Sudafrica (la maggior popolazione di leoni di questo Paese si incontra nel parco nazionale di Kruger), eSwatini, Zimbabwe e Mozambico. Talvolta si incontra anche in grande numero nel sud del Botswana, nel deserto del Kalahari, sebbene in qualche caso i leoni di quest'area vengano considerati come una sottospecie a parte, nota come leone del Kalahari (Panthera leo verneyi).
A questa sottospecie appartengono i cosiddetti leoni bianchi. Il leone bianco è un animale molto raro in natura, ma in cattività ci sono circa 200 esemplari. Nel suo habitat naturale è possibile trovarlo occasionalmente nelle regioni meridionali dell'Africa, in particolare nella Riserva naturale di Timbavati, una piccola riserva adiacente al parco nazionale Kruger, in Sudafrica. Il leone bianco rappresenta una mutazione genetica della sottospecie Panthera leo krugeri ma non si tratta di un animale albino. Ciò è riscontrabile dagli occhi, che non sono rossi come quelli dei soggetti albini, ma presentano una normale pigmentazione come quella degli altri membri della specie. La causa della loro colorazione bianca è da ricercarsi in un gene regressivo, conosciuto come «inibitore del colore», lo stesso della tigre bianca, il quale fa perdere alla loro pelle e al loro manto la pigmentazione.
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