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Gli otome (乙女ゲーム?, otome gēmu, lett. "gioco per fanciulle") sono una tipologia di giochi narrativi, solitamente visual novel, rivolti a un pubblico femminile, in cui l'obiettivo è di riuscire a conquistare uno dei vari candidati presentati nel corso della storia. Ideati originariamente in Giappone, hanno poi acquisito popolarità nell'emisfero occidentale grazie alla loro diffusione su internet e alla attenzione loro riservata nella produzione di giochi indipendenti.
Il primo gioco otome è stato Angelique, pubblicato solo in Giappone dalla Koei per il Super Famicom nel 1994[1]. Il gioco, sviluppato da un team interamente al femminile[2], ha riscontrato un certo successo fra le adolescenti e le donne nei vent'anni sebbene fosse rivolto a un pubblico più giovane[3] ed è stato fonte di grande ispirazione per il gioco che ha codificato in gran parte il genere di simulatore di appuntamenti, Tokimeki Memorial[2]. Il secondo gioco otome, Albaria no Otome, venne pubblicato nel 1997, sempre in esclusiva giapponese, da Gimmick House e Magical Craft per PC-FX e Playstation[4]. Nel 2002, venne pubblicato uno spin-off di Tokimeki Memorial, serie rivolta a un pubblico maschile ma che era stata apprezzata anche dal pubblico femminile, di questo genere, Tokimeki Memorial Girl's Side[5], che ha superato la serie originaria per supporto e sequel dalla azienda produttrice, con diversi sequel su Playstation 2[6], DS[7], PSP[7] e Nintendo Switch[8]. Gli otome sono molto diffusi anche sui dispositivi mobili[9], con esperienze a parte tipo Mystic Messenger sia come forma di supporto ad altre tipologie[10][11].
Le storie hanno molto in comune con elementi tratti da manga shōjo e jōsei[3], così come lo stile dei personaggi e delle ambientazioni che segue in buona parte un'estetica anime[10]. Vengono per lo più sviluppati da sviluppatori indipendenti per il loro costo ridotto di produzione[10].
I giochi otome si concentrano sulla conquista di uno tra i ragazzi disponibili: per far questo, la giocatrice deve scegliere fra alcune opzioni testuali disponibili per aumentare, o non far diminuire, i punti di affezione del personaggio che vuole conquistare. Questo fino a un certo punto del gioco, definito 'scenario comune', in cui poi si segue una determinata storia, o 'route', basata su quale personaggio ha ricevuto più punti o su quale soglia di punteggio richiesto dal ragazzo sia stata superata. Lo scenario comune può essere o rigidamente limitato, per cui se alla fine di quello programmato non è stata superata nessuna soglia o si finisce in parità fra due personaggi, si ottiene un brutto finale: oppure durare per tutto il gioco, con diversi punti in cui è possibile staccarsi dalla storia principale e seguire una route alternativa, detta struttura a scala. La prima modalità è quella più diffusa, ma lo scenario comune non si applica in caso vi sia solo un ragazzo da conquistare.
All'interno della route vera e propria, si ottiene un brutto finale se si compie la scelta sbagliata o se il punteggio accumulato a fine route non è sufficiente: se invece si soddisfano le caratteristiche, la protagonista e il ragazzo scelto diventano una coppia fissa.
Gli otome spesso sono visual novel: per le produzioni con budget più ampio, i ragazzi selezionabili, e più raramente la protagonista (in quanto è il personaggio con cui la giocatrice interagisce col mondo, e c'è quindi una spinta a immedesimarsi in lei), vengono doppiati: solitamente, ciò avviene con produzioni giapponesi, con le traduzioni che si limitano al testo. Occasionalmente sono presenti delle route platoniche, in cui si approfondisce l'amicizia con la persona selezionata[12], solitamente riservata per le route in cui la protagonista è un'altra ragazza.
Per molto tempo, gli otome sono stati diffusi esclusivamente in Giappone e sono stati spesso disponibili solo traduzioni amatoriali anche per i titoli più importanti. Su questo sistema sono derivate produzioni originali, come Dolce Flirt, che grazie al loro basso costo e sistema di monetizzazione free-to-play o diffusione gratuita, si sono fatti conoscere[13]. A questo scopo aiutano anche gli adattamenti animati, come quelli di Amnesia, Uta no Prince-sama e Diabolik Lovers, che hanno suscitato interesse nel pubblico generale, testimoniato dalle vendite di Amnesia su Steam[13]: questo nonostante la nota difficoltà nell'adattare il medium interattivo[14]. Nonostante alcune difficoltà nel mercato, come il fatto che secondo alcuni il pubblico americano faccia fatica a immedesimarsi nelle protagoniste degli otome[15], le case editrici più specializzate nel genere hanno iniziato a proporre molti dei loro titoli in inglese, soprattutto per console portatili o ibride come il Nintendo Switch[2].
Gli otome pubblicati sulle console raramente contengono scene sessuali per la politica aziendale dei grandi produttori di console, mentre per le proposte per PC è più comune trovare giochi +18, o eroge.
I giochi otome sono stati adattati in molti anime a partire dal primo decennio dei 2000[16], e sono alla base di molte ambientazioni isekai rivolte a un pubblico femminile, in cui la protagonista viene trasportata all'interno di un mondo basato sulle logiche otome, e solitamente chiamati Otome Isekai. Tuttavia, uno degli elementi più presenti in queste narrative (la figura della rivale) non ha tanto origine nel mondo otome, ma in narrazioni shōjo e jōsei[17].
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