Oro di Yamashita
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L'oro di Yamashita, noto anche come tesoro di Yamashita, è il nome dato ad un presunto bottino di guerra saccheggiato nel sud-est asiatico dalle forze imperiali giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
Ha preso il nome dal generale giapponese Tomoyuki Yamashita, soprannominato "Tigre della Malesia". Nonostante le credenze che la ricchezza sia ancora nascosta nelle Filippine e abbia attratto cacciatori di tesori da tutto il mondo per oltre cinquant'anni, la sua effettiva esistenza è stata smentita da molti esperti.[1][2][3] L'oro di Yamashita fu il soggetto di un complesso procedimento legale avviato in una corte delle Hawaii nel 1988 che vide coinvolti un cacciatore di tesori filippino, Rogelio Roxas, e l'ex Presidente delle Filippine Ferdinand Marcos.[4] Nel corso della sua lunga presidenza durata vent'anni, Marcos fu accusato di aver rubato ingenti somme di denaro dalle tesorerie filippine. Tuttavia, secondo testimonianze della moglie di Marcos, Imelda Marcos, le enormi ricchezze della famiglia sarebbero derivate dal tesoro di Yamashita.[5]