Operazione Margine di protezione
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L'operazione Margine di protezione (in inglese Protective edge, in ebraico מִבְצָע צוּק אֵיתָן?, Mivtza 'tzuk Eitan, Operazione Scogliera Solida, in arabo الجرف الصامد?, al-Jurf al-ṣāmid, con il medesimo significato) è il nome in codice della campagna militare iniziata l'8 luglio 2014 dalle forze armate israeliane (dette Forze di Difesa Israeliane) contro i palestinesi di Hamas e altri gruppi nella Striscia di Gaza. La campagna ebbe termine il 26 agosto successivo, con l'annuncio di una tregua duratura raggiunto dalle parti in conflitto al Cairo.[13]
Operazione Margine di protezione parte del conflitto Israele-Striscia di Gaza | |||
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Data | 8 luglio 2014 - 26 agosto 2014 | ||
Luogo | Israele Striscia di Gaza | ||
Esito | Dichiarazione di cessate il fuoco da ambo le parti | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
Perdite | |||
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L'intento dichiarato dell'operazione israeliana era quello di fermare il lancio di missili dalla Striscia di Gaza verso il proprio territorio, che in quei giorni vide più di 3 000 razzi lanciati da Hamas, intensificatosi dopo il giro di vite e all'azione militare Operation Brother's Keeper volta alla cattura dei terroristi palestinesi, dopo il rapimento e l'uccisione di tre adolescenti israeliani operati da due membri di Hamas.[14][15][16][17][18] Il 7 giugno, dopo un bombardamento che uccise sette guerriglieri di Hamas a Khan Yunis, Hamas si assunse la responsabilità dei missili partiti da Gaza e lanciò una quarantina di missili verso Israele.[18][19][20][21] Il 17 luglio iniziò l'invasione di terra con l'obiettivo di distruggere la rete di tunnel di Hamas.[22] Nel corso del conflitto molti cessate il fuoco (compreso uno, il 5 agosto, durante il quale tutti i soldati israeliani si ritirarono dalla Striscia di Gaza)[23] furono violati.[24] Il 13 agosto a Gaza perse la vita il video reporter italiano Simone Camilli.
Il 26 agosto venne annunciato un cessate il fuoco a tempo indefinito.[25] L'IDF dichiarò che Hamas, il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina e altri gruppi di guerriglieri avevano lanciato 4 564 tra missili e colpi di mortaio verso Israele,[26][27] mentre l'IDF stesso aveva colpito 5 263 obiettivi a Gaza; almeno 34 tunnel vennero distrutti[26] e due terzi dell'arsenale missilistico di Hamas, composto da 10 000 missili, vennero resi inutilizzabili.[28][29] Un artificiere del Ministero dell'Interno Palestinese dichiarò che, al 22 agosto, 20 000 tonnellate di esplosivo erano state sganciate su Gaza.[30][31]
Le vittime a Gaza furono tra le 2 125[12] e 2 310,[9] tra cui 495-578 bambini,[10][32][33][34] (non si conosce il numero delle vittime donne) e 11 100[10] vennero feriti. 66 soldati israeliani, 5 civili (tra cui un bambino) e un cittadino tailandese persero la vita[32] e 469 soldati e 256 civili israeliani vennero feriti.[8] Il ministro della salute di Gaza, le Nazioni Unite e alcuni gruppi umanitari affermarono, che le vittime tra i civili palestinesi furono il 69–75% del totale.[32][34][35] Ufficiali dell'esercito israeliano contestarono questa percentuale, affermando che fosse al massimo il 50%.[36][37][37][38] Il 5 agosto l'OCHA dichiarò che 520 000 palestinesi della Striscia di Gaza (circa il 30% della popolazione) sarebbero fuggiti dalle loro abitazioni e che 485 000 di loro sarebbero in necessità di cibo e acqua[39] e 273 000 trovarono rifugio in 90 scuole gestite dalle Nazioni Unite.[40] In Israele dai 5 000 agli 8 000[41] cittadini abbandonarono le loro abitazioni a causa della minaccia di attacchi missilistici e di mortaio.[42]