Olocausto in Norvegia
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L'Olocausto in Norvegia si verificò durante l'occupazione nazista dal 9 aprile 1940. Nel 1942 vivevano in Norvegia circa 2.173 ebrei, di questi almeno 775 furono arrestati, detenuti e/o deportati.
Più della metà dei norvegesi morti nei campi di concentramento in Germania furono ebrei:[2] 742 furono assassinati all'interno dei campi e 23 ebrei morirono a causa di altre esecuzioni, omicidi e suicidi durante la guerra, portando il totale degli ebrei norvegesi morti ad almeno 765, di cui 230 famiglie per intero.[3]
Molti ebrei sopravvissero fuggendo dalla Norvegia, quasi i due terzi:[4] di questi, circa 900 ebrei furono fatti uscire di nascosto dal Paese con l'aiuto della resistenza norvegese, principalmente verso la Svezia, mentre per alcuni la destinazione fu il Regno Unito.[5]
Dei deportati in Germania, sopravvissero tra 28 e 34 persone[6] alla prigionia nei campi, e di questi circa 25 rientrarono dopo la guerra.[5] Dei fuggiti in Svezia rientrarono in patria circa 800 ebrei.