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I notosauri (Nothosauria) sono un gruppo di rettili semiacquatici appartenenti ai saurotterigi, vissuti esclusivamente nel Triassico, i cui resti sono stati rinvenuti soprattutto nei continenti settentrionali (Europa e Asia).
Nothosauria | |
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Ricostruzione di Ceresiosaurus mentre si nutre di un piccolo rettile acquatico | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Sauropsida |
Superordine | Sauropterygia |
Ordine | Nothosauria |
Soprannominati “le foche del Triassico”, questi animali dovevano effettivamente avere abitudini di vita simili agli odierni mammiferi marini. Il corpo era adattato parzialmente alla vita acquatica: le zampe erano corte e dotate con ogni probabilità di membrane interdigitali, mentre il corpo era allungato e sinuoso. Il lungo collo sorreggeva una testa dotata di potenti muscoli, grazie ai quali i notosauri potevano serrare le mascelle armate di lunghi denti aguzzi. Le loro prede preferite, ovviamente, erano creature guizzanti come i pesci. Probabilmente i notosauri (il cui nome significa “false lucertole”) passavano la maggior parte del loro tempo in acqua, muovendo la lunga coda per direzionarsi.
Sembra che i notosauri si siano sviluppati verso la fine del Triassico inferiore, da forme basali simili ai pachipleurosauri. Una delle forme più antiche e primitive è Sanchiaosaurus, dell'Anisico della Cina. Successivamente si svilupparono forme specializzate nella durofagia (Simosaurus) e forme ancor più specializzate nella vita in mare aperto, i Nothosauridae veri e propri. La taglia di questi animali variava dai 60 centimetri di alcune specie di Lariosaurus agli oltre quattro metri dei più grandi esemplari di Nothosaurus. In Italia, nel giacimento di Besano, e in Svizzera al Monte San Giorgio questi animali sono rappresentati da alcuni scheletri magnificamente conservati dei già citati Lariosaurus e Nothosaurus, così come del grande Ceresiosaurus. I notosauri subirono un declino nel corso del Triassico superiore, quando i mari vennero popolati da altri rettili marini più specializzati. Gli affini pistosauroidi, al contrario, non si estinsero ma si evolvettero fino a dare origine ai ben noti plesiosauri del Giurassico.
I notosauri sono stati classicamente considerati gli antenati dei plesiosauri. Tuttavia, analisi cladistiche più recenti hanno dimostrato come questi animali abbiano seguito un'evoluzione del tutto indipendente rispetto a quella dei plesiosauri, le cui origini vanno ricercate nel gruppo dei pistosauroidi. Un altro gruppo spesso associato ai notosauri è quello dei pachipleurosauri, rettili acquatici di piccole dimensioni vissuti spesso negli stessi ambienti dei notosauri. Tutti questi gruppi, in ogni caso, fanno parte dei saurotterigi, il grande gruppo di rettili acquatici che sviluppò, nel corso della sua evoluzione, morfologie peculiari e adattamenti estremi all'ambiente acquatico.
Di seguito è riportata un'analisi filogenetica a livello di specie operata da Liu e colleghi (2014), che mostra come alcuni taxa ben noti (Nothosaurus e Lariosaurus) siano in realtà parafiletici.
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