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politico neozelandese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Norman Eric Kirk (Waimate, 6 gennaio 1923 – Wellington, 31 agosto 1974) è stato un politico neozelandese, Primo ministro e Ministro degli affari esteri della Nuova Zelanda dall'8 dicembre 1972 al 31 agosto 1974.
Norman Kirk | |
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Kirk nel 1966 | |
29º Primo ministro della Nuova Zelanda | |
Durata mandato | 8 dicembre 1972 – 31 agosto 1974 |
Monarca | Elisabetta II |
Vice | Hugh Watt |
Predecessore | Jack Marshall |
Successore | Bill Rowling |
Ministro degli affari esteri | |
Durata mandato | 8 dicembre 1972 – 31 agosto 1974 |
Capo del governo | se stesso |
Predecessore | Keith Holyoake |
Successore | Bill Rowling |
Leader dell'opposizione | |
Durata mandato | 16 dicembre 1965 – 8 dicembre 1972 |
Capo del governo | Keith Holyoake Jack Marshall |
Predecessore | Arnold Nordmeyer |
Successore | Jack Marshall |
Leader del Partito Laburista della Nuova Zelanda | |
Durata mandato | 16 dicembre 1965 – 31 agosto 1974 |
Vice | Hugh Watt |
Predecessore | Arnold Nordmeyer |
Successore | Bill Rowling |
Presidente del Partito Laburista della Nuova Zelanda | |
Durata mandato | 12 maggio 1964 – 11 maggio 1966 |
Vice | Jim Bateman |
Predecessore | Martyn Finlay |
Successore | Norman Douglas |
Membro della Camera dei rappresentanti | |
Durata mandato | 29 novembre 1969 – 31 agosto 1974 |
Predecessore | Mabel Howard |
Successore | John Kirk |
Legislatura | 36ª, 37ª |
Circoscrizione | Sydenham |
Durata mandato | 30 novembre 1957 – 29 novembre 1969 |
Predecessore | Harry Lake |
Successore | Tom McGuigan |
Legislatura | 32ª, 33ª, 34ª, 35ª |
Circoscrizione | Lyttelton |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Laburista |
Firma |
Di famiglia povera, abbandonò la scuola all'età di dodici anni dopo che suo padre aveva perso il lavoro, sostenendo la famiglia svolgendo vari lavori di breve durata.[1]
Nel 1943 aderì al Partito Laburista, e, dopo una mancata elezione alla Camera dei rappresentanti, nel 1957 divenne parlamentare. Tra il 1964 e il 1966 ricoprì l'incarico di Presidente del Partito Laburista, e nel 1965 sconfisse il leader uscente Arnold Nordmeyer,[2][3] diventando così il Leader dell'opposizione durante i governi di Keith Holyoake e Jack Marshall. Nel 1972 il Partito Laburista vinse le elezioni e tornò al governo dopo dodici anni di opposizione.
Si oppose ai test nucleari nell'atollo di Mururoa da parte della Francia.[1] A seguito di una petizione firmata da più di 260mila persone,[4] indetta dal movimento Save Manapouri per impedire l'innalzamento artificiale dei laghi Manapouri e Te Anau per la centrale elettrica di Manapouri, Kirk istituì un organo consultivo indipendente per monitorare la situazione ambientale dei laghi e dei villaggi circostanti.[5][6]
Nel primo anno del governo Kirk, la Nuova Zelanda aveva accumulato un surplus economico, ma la crisi petrolifera del 1973, unita all'aumento delle spese governative, scaturì un fenomeno di inflazione.[1]
Kirk criticò la politica estera statunitense, in particolar modo il colpo di Stato in Cile che depose Salvador Allende.[7] Durante il suo mandato da Primo ministro, la Nuova Zelanda aprì le relazioni diplomatiche con la Repubblica popolare cinese.[1] A dispetto delle promesse elettorali, nel 1973 il suo governo negò l'accesso in Nuova Zelanda alla nazionale di rugby del Sudafrica per motivi di pubblica sicurezza, a causa delle proteste contro la politica di apartheid applicata alla squadra.[7][8]
Il Waitangi Day (6 febbraio, giorno in cui fu firmato il trattato di Waitangi nel 1840) divenne giorno festivo a partire dal 1974, inizialmente con il nome di New Zealand Day ("Giorno della Nuova Zelanda").[9]
Era contrario alla riforma delle leggi in materia di aborto e omosessualità.[1][7]
Nel marzo del 1974, il governo Kirk iniziò a far arrestare e deportare persone che riteneva si stessero trattenendo oltre la data consentita dal loro permesso di soggiorno, principalmente samoani e tongani.[10] La pratica dei dawn raids, così chiamati perché avvenivano di notte e all'alba, cessò nel 1976.[11][12]
L'età adulta di Kirk fu segnata da problemi di salute: fu esentato dal servizio militare per via del gozzo, e negli ultimi anni della sua vita aveva difficoltà a respirare, soffriva di ritenzione idrica e superò i 130 kg di peso.[1] Morì in carica il 31 agosto 1974, all'età di 51 anni; la causa di morte fu ascritta a insufficienza cardiaca e tromboembolia polmonare. I funerali furono celebrati a Wellington il 4 settembre.[13]
Il 17 luglio 1943[1] sposò Lucy Ruth Miller, con cui ebbe tre figli e due figlie, tra cui John Kirk.
È prozio di Jo Luxton, parlamentare e ministro nel governo di Chris Hipkins.[14]
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