New Topographics: Photographs of a Man-Altered Landscape
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New Topographics: Photographs of a Man-Altered Landscape è una mostra curata da William Jenkins presso la George Eastman House di Rochester, New York, nel gennaio del 1975.[1] Per New Topographics William Jenkins selezionò dieci giovani fotografi, otto statunitensi, Robert Adams, Lewis Baltz, Joe Deal, Frank Gohlke, Nicholas Nixon, John Schott, Stephen Shore e Henry Wessel, Jr., e i due coniugi tedeschi Bernd e Hilla Becher. Ogni fotografo presentò dieci stampe. Tutti a parte Stephen Shore lavorarono in bianco e nero.
La mostra costituì un momento importante nella storia della fotografia segnalando e allo stesso tempo favorendo un diverso approccio, più distaccato e meno spettacolare, alla rappresentazione del paesaggio, sia negli Stati Uniti che in Europa, fino a quegli anni dominato dal lirismo di artisti come Ansel Adams, Minor White e Paul Caponigro, tendenti alla celebrazione di una natura non violata dall'uomo, capace di veicolare significati simbolici o metafisici. All'origine del cambiamento Jenkins riconosceva una matrice concettuale, già evidenziatasi nei lavori di Edward Ruscha e Dan Graham.
Dal 1975 i fotografi di "New Topographics" hanno influenzato la pratica fotografica riguardante il paesaggio in tutto il globo; due dei fotografi presenti alla mostra (Lewis Baltz e Frank Gohlke) furono chiamati dal governo francese a partecipare alla Mission photographique de la DATAR.
La mostra venne in seguito riproposta, grazie a una rinnovata attenzione critica all'evento e alle sue conseguenze, nel 1981 presso la Arnolfini Gallery di Bristol, UK, a cura di Paul Graham e Jem Southam, e dal 2009 ripresentata, come mostra itinerante con tappe in America e in Europa, in collaborazione tra il Center for Creative Photography di Tucson e la George Eastman House di Rochester.