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vitigno rosso siciliano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Nero D'Avola, o Calabrese, è un vitigno a bacca nera siciliano.
Nero D'Avola | |
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Grappolo di Nero d'Avola | |
Dettagli | |
Sinonimi | Calabrese |
Paese di origine | Italia |
Colore | bacca nera |
Italia | |
Regioni di coltivazione | Sicilia Calabria Sardegna Lazio Abruzzo Umbria Toscana Puglia Basilicata |
DOCG | Cerasuolo di Vittoria |
DOC | Alcamo Bivongi Contea di Sclafani o Valledolmo-Contea di Sclafani Contessa Entellina Delia Nivolelli Eloro Erice Mamertino di Milazzo o Mamertino Marsala Menfi Monreale Avola Riesi Salaparuta Sambuca di Sicilia Santa Margherita di Belice Sciacca Sicilia Siracusa Terre di Cosenza Vittoria |
Ampelografia | |
Degustazione | |
http://catalogoviti.politicheagricole.it/result.php?codice=046 |
Originario della zona della città di Avola, è prodotto in particolare nelle province di Agrigento, Trapani e Palermo, ma anche di Caltanissetta, Siracusa, Ragusa, vanta circa 15.000 ettari di superficie complessiva. Esistono diverse differenze di carattere fra i Nero D'Avola prodotti nella parte centro occidentale della Sicilia e quelli della zona sud-orientale: i primi risultano quasi sempre più fruttati e dolci al palato; i Nero D'Avola coltivati nella zona sud-orientale, sono decisamente più fini e articolati, con spiccati sentori di fiori secchi e spezie.
Il nome deriva dal frutto a "bacca nera", e dalla città siracusana di Avola. Il sinonimo "Calabrese", con cui il vitigno era indicato nell'Ottocento, nasce probabilmente da un'errata italianizzazione del siciliano "Calaravrisi", che significa "uva (cala) di Avola".[1] Altri sinonimi utilizzati sono infatti Calea-Aulisi e Calaulisi.
In riferimento al vino fatto con uve "calabresi", chiamato dagli anziani del posto "calaurisi" proveniente da Calauris, che è un'isola dell'Egeo, invece potrebbe essere stato tradotto male col nome di calabrese (inteso come uva originaria dalla calabria; considerando che tutta la parte orientale dell'isola ha avuto influenze Greche (Magna Grecia) potrebbe essere un'altra ipotesi plausibile).
I vini prodotti da uve di Nero D'Avola sono esportati in tutto il mondo. Presentano una buona acidità che dà loro possibilità di lungo invecchiamento, se ben conservati e se provenienti da alcune zone, soprattutto quelle dette prima, meglio ancora se provenienti da uve coltivate con il tradizionale sistema detto ad "alberello" portato in Sicilia dai Greci fra il VIII e il VII secolo a.C.
Sono tipicamente vini di forte carattere, talvolta un po' spigolosi talvolta molto eleganti. Al naso presentano vari sentori: alcuni di spezie e viole, altri di frutta a bacca rossa più o meno matura, altri ancora caratteristici profumi eterei dovuti all'alcolicità.
Il Nero D'Avola è presente sul mercato sia in purezza sia assieme ad altre uve. Il più antico di questi uvaggi è il Cerasuolo di Vittoria DOCG (titolo alcolometrico 13%) ricavato da Nero D'Avola e Frappato, che è prodotto sulla costa meridionale della Sicilia fra Ragusa e Gela.
Ai nostri giorni, talvolta è utilizzato per il blending con vini come il Merlot, il Cabernet-sauvignon e soprattutto con il Syrah.
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