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tradizioni natalizie della Polonia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Questa voce descrive le principali tradizioni natalizie della Polonia, oltre agli aspetti storici e socio-economici della festa.
Date importanti del periodo dell'Avvento in Polonia sono il 29 novembre, vigilia di Sant'Andrea, il 4 dicembre, giorno di Santa Barbara e il 6 dicembre, giorno di San Nicola.[1]
Il termine per "Natale" in polacco è Boże Narodzenie, che significa letteralmente "nascita di Dio".[2]
Tra le celebrazioni religiose caratteristiche della Polonia nel periodo dell'Avvento, vi sono le roraty, messe che hanno luogo alle sei del mattino e in cui viene accesa una candela.[1][5]
Prima della cena della Vigilia (Wigilia), i fedeli devono osservare un digiuno di 24 ore, che, secondo la tradizione, termina quando compare in cielo la prima stella.[1]
La messa di mezzanotte in Polonia si chiama "Pasterka", celebrata come prima liturgia natalizia.
Una parte preponderante nella celebrazione del Natale in Polonia è rappresentata dall'allestimento del presepe o szopka.[6]
Nel corso del XVIII secolo, a Cracovia, si diffuse tra i muratori e gli operai l'usanza di creare piccole capanne con raffigurazioni della Natività da mettere poi sotto l'albero di Natale, con lo scopo di arrotondare lo stipendio.[7]
A Cracovia, si tiene anche una gara annuale in cui vengono premiati i presepi più belli.[6]
Una particolare forma presepistica caratteristica della Polonia è il cosiddetto "presepe di marionette", le cui origini risalgono al XVIII secolo, quando veniva allestito dai sacerdoti.[6]
È usanza iniziare la cena della vigilia alla comparsa della prima stella nel cielo. Si ricollega in questo modo alla stella di Betlemme la quale, secondo la Bibbia, è stata avvistata nel cielo dai tre Re Magi. Si inizia la cena leggendo un frammento del Vangelo di San Matteo o San Luca che riguarda la nascita di Gesù.[8]
È tradizione mettere sotto la tovaglia, che solitamente è bianca, una manciata di fieno.
Questa usanza proviene fin dai tempi dei pagani, si ricollega ad un'antica festa agraria e sempre secondo le credenze pagane porta un buon augurio per il nuovo anno alla famiglia. Il fieno, inoltre, simboleggia che Gesù sia nato in povertà.[8]
Si è soliti mettere un posto in più a tavola rispetto al numero delle persone che vi siederanno. Questo gesto simboleggia la riservatezza del posto ad una persona inaspettata oppure ricorda i familiari defunti o impossibilitati a venire.[8]
La tradizione dell'albero di Natale fu introdotta in Polonia nel corso del XVIII secolo.[6]
Prima che fosse introdotto l'albero di Natale, era diffusa un'usanza simile, quella della podłaźniczka, che consisteva nell'appendere la cima di un abete a una trave o alla porta del granaio.[6]
L'introduzione della tradizione tedesca dell'albero di Natale suscitò delle reazioni di tipo nazionalistico, che portò alla creazione di soggetti tradizionali polacchi in qualità di addobbi.[6]
Decorazioni tipiche sono inoltre i pajaki, costituite da stelle o uova decorate.[5]
Tra i portatori di doni tradizionali, oltre a Babbo Natale, vi sono gli uomini della Stella o gwiazdor.[5][6]
Un tempo, tradizione voleva che la cena della Vigilia di Natale fosse costituita da un numero di portate dispari[1] (in genere tredici[9]), mentre il numero dei posti in tavola doveva essere pari, in quanto uno di questi doveva essere lasciato vuoto per l'eventuale arrivo di un ospite estraneo alla famiglia.[1]
Il menu della Vigilia, inoltre, non deve contemplare la presenza della carne[1][4], ma dodici piatti vegetariani[4][5] (come forma di augurio per i dodici mesi dell'anno a venire[4]), che comprendono solitamente zuppa di funghi, una carpa, cavolo con piselli, gnocchetti farciti, maccheroni ai frutti di mare, ecc.[5][9][10]
Un dolcetto tipico polacco è l'opłatek, una cialda con una figura sacra[5], che, secondo la tradizione, viene distribuita dal capofamiglia ai familiari e al bestiame prima della cena della Vigilia di Natale.[1][4][11] Distribuire l'opłatek tra i familiari è un gesto che simboleggia il sacrificarsi gli uni agli altri e la volontà di condividere i frutti del lavoro quotidiano. Lo scopo di dividere questo dolcetto è avvicinare le persone tra di loro.[8]
La tradizione di preparare opłatek risale al Medioevo, mentre risale al XVIII secolo quella di distribuirlo alla famiglia.[11]
Altro tipico dolce natalizio ancora è la kutya, fatta con grano, nocciole, uva passa e miele.[6]
Altro tipico dolce natalizio polacco è il piernik, un dolce al cacao, che viene stampato in varie forme (a forma di cuore, di animale o di San Nicola).[5]
Il makowiec è un dolce tipico natalizio, caratterizzato dall'uso di semi di papavero (mak in polacco) che simboleggiano la felicità e la prosperità.[12]
Tipica bevanda natalizia polacca è un kompot a base di frutta secca (come prugne, ecc.).
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