Il movimento kachak era costituito da ribelli albanesi stanziati in Kosovo, Macedonia e Sangiaccato[1] e fu attivo dal 1919 al 1927. Le rivolte iniziarono dopo la fine della prima guerra mondiale, quando il Kosovo divenne parte del nuovo Regno di Jugoslavia. Parte della popolazione albanese che si opponeva al dominio jugoslavo formò una guerriglia costituita da kachak sotto la guida del Comitato per la difesa nazionale del Kosovo e condusse operazioni militari e attacchi contro i soldati e le istituzioni amministrative jugoslave.
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In risposta alle ribellioni, le autorità jugoslave condussero operazioni contro i ribelli e la popolazione civile. Durante questo periodo furono denunciate numerose atrocità perpetrate ai danni della popolazione albanese, tra cui massacri, distruzione di villaggi e saccheggi. Si stima che solo tra il 1918 e il 1921 siano stati uccisi circa 12.000 albanesi del Kosovo. Il movimento kachak venne definitivamente soppresso nel 1927 dall'alleanza della Jugoslavia con Ahmet Zogu.