Monetazione di Nuceria Alfaterna
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La monetazione antica di Nuceria Alfaterna riguarda le monete coniate nella antica Nuceria Alfaterna, una città della Campania antica, corrispondente all'attuale Nocera Superiore
Didramma | |
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Testa di Apollo; legenda osca Nuvkrinum Alafaternum | Dioscuro in piedi con cavallo che mantiene le redini e uno scettro |
AR (7,12 g). Coniato verso il 280-268 a.C. |
La città si trovava sulla Via Popilia ed era la più importante città della zona. Nel IV secolo a.C. la città divenne oggetto delle mire dei Sanniti che la conquistarono.
Durante la seconda guerra punica, divenne uno dei principali obiettivi di Annibale: nel 216 a.C. fu distrutta dal generale cartaginese.[1] Dopo la guerra la popolazione nucerina fu trasferita ad Avella mentre i romani si adoperarono per la ricostruzione della città.
Divenuta municipium Nuceria Alfaterna fu iscritta alla tribù Menenia.
In epoca triumvirale (42 a.C.) l'appellativo Alfaterna fu sostituito da Costantia, dando, così, alla città il nome di Nuceria Costantia.
Dopo la seconda guerra punica anche Nuceria, come peraltro la maggior parte dei centri dell'Italia definitivamente romana, non coniò più monete proprie e usò la monetazione romana, incentrata sul denario.