Miklós Kretzoi
geologo e paleontologo ungherese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Miklós Kretzoi (Budapest, 9 febbraio 1907 – 15 marzo 2005) è stato un geologo, paleontologo e paleoantropologo ungherese[1][2], vincitore del Premio Széchenyi[3].
Kretzoi studiò arte e scienze naturali all'allora Università Pázmány Péter di Budapest dal 1925 al 1929[1]. Mentre era ancora studente, lavorò come volontario presso l'Istituto Geologico Ungherese[1]. Nel 1930 si laureò in paleontologia, geologia e geografia all'Università di Pécs[3]. Nel 1933 iniziò a lavorare come geologo e geofisico per la «Hungarian-American Oil Inc.». Continuò a lavorare per questa società fino allo scoppio della seconda guerra mondiale[1]. Kretzoi venne assunto allora dal Museo Nazionale Ungherese, dove fu curatore dei dipartimenti di Mineralogia e Paleontologia fino al 1950, quando iniziò a lavorare per l'Istituto Geologico Ungherese[1], del quale fu direttore tra il 1956 e il 1958[4]. A partire dalla metà degli anni '60 guidò i lavori di scavo nel sito di Rudabánya, dove vennero rinvenuti vari fossili di Antropoidi[1][2]. Kretzoi denominò numerosissimi mammiferi estinti, tra cui Csakvarotherium, Sirenavus, Dromopanthera, Miopanthera, Styriofelis, Promegantereon, Paramachaerodus, Sharamynodon, Stephanorhinus, Cadurcodon, Adcrocuta, Percrocuta, Eofelis, Protarctos, Anapithecus.