Metodo Alschitz
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Il metodo Alschitz è uno stile di insegnamento della recitazione messo a punto dal regista russo Jurij Alschitz (chiamato anche verticale del ruolo) nei primi anni 1990. In vari paesi europei viene insegnato ad attori e registi professionisti dallo stesso Alschitz durante il master "La Scuola dopo il Teatro".
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Il metodo si basa sulla ricerca di un conflitto che coinvolga e provochi personalmente l'apparato dell'attore e che sia ovviamente presente anche nel ruolo che dovrà essere agito dall'attore.
L'attore deve sempre tenere sotto controllo:
- la linea testuale (ovverosia la sua drammaturgia);
- la linea emotiva (ovverosia la connessione personale);
- la linea delle azioni fisiche (ovverosia i movimenti nello spazio scenico).
I risultati dei suoi studi sono raccolti in molteplici pubblicazioni, tutte edite dall'European Association for Theatre Culture, un'organizzazione fondata nel 1995 che riunisce i centri internazionali di ricerca teatrale AKT-ZENT (in Germania), KOINE (in Francia), PROTEI (In Italia) e SCUT (in Scandinavia).
Di raro impiego in Italia (infatti solo due accademie teatrali, ovvero l'Accademia Teatrale I.T.A.C.A.di Gianpiero Borgia, e l’accademia Centro Teatro Attivo a Milano insegnano questo metodo in Italia), questa metodologia è ancora in una viva anche per quanto riguarda la fase di ricerca e sperimentazione da parte dello stesso Alschitz e dei suoi collaboratori più stretti, e trae molti aspetti fondanti dagli ambiti più svariati come il cinema, la filosofia, la religione, il teatro orientale, le arti figurative, la musica e in misura minore la psicologia.