opera di Aristotele Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Con Metafisica (in greco antico:Μετὰ τὰ φυσικά?, metà tà physiká, "dopo i libri di Fisica", ma anche «al di là delle cose fisiche»; in latino: Metaphysica) si intende una serie di trattati scritti da Aristotele (IV secolo a.C.) e raccolti successivamente sotto questo titolo.
Fatti in breve Titolo originale, Autore ...
Metafisica
Titolo originale
(GRC) Μετὰ τὰ φυσικά
Manoscritto miniato del XIV secolo, con l'incipit del libro 7 della Metafisica di Aristotele: «Ens dicitur multipliciter» («L'essere si può intendere in molti modi», da una traduzione latina di Guglielmo di Moerbeke)
«Rimanendo dunque stabilito che Aristotele non pensò mai a una Metafisica come la leggiamo oggi noi e che in questa si trovano riuniti libri scritti in tempi diversi e da punti di vista talora diversi, si può anche alla fine riconoscere serenamente che coloro che misero insieme quest'opera, Andronico o qualcun altro prima di lui, non lavorarono affatto male.»
(Donini 1995, p. 21)
Si tratta di un'opera facente parte degli «scritti esoterici», divisa in quattordici trattati e risistemata entro cinque secoli dopo la morte del filosofo, prima da Andronico di Rodi, che redigendo i suoi Pinakes, ovvero cataloghi delle opere di Aristotele, probabilmente chiamò così i libri collocati «dopo quelli di fisica» (in greco Meta ta physika), poi dalla scuola aristotelica successiva, e soprattutto dalla scuola di Afrodisia: intorno al 200 d.C. Alessandro di Afrodisia[1] poteva lasciarci la prima descrizione a noi nota dell'opera come la conosciamo, in quattordici libri[2][3]. La ricostruzione e costituzione del testo greco è diventata negli ultimi anni un terreno di aperto dibattito, focalizzato sul problema di identificare lo stemma codicum della Metafisica di Aristotele[4], cioè la relazione genealogica fra i suoi manoscritti superstiti.
Gli argomenti sono difficilmente classificabili in termini tradizionali, ma fondano un nuovo campo di ricerca che ha nell’Essere - l'essere in quanto essere - il suo punto di convergenza. L'opera è divisa in 14 libri, ordinati da Andronico secondo le lettere dell'alfabeto greco:
Libro Primo (Alpha - Α) - contiene la celebre definizione della filosofia come "scienza prima", o anche scienza delle cause prime (è infatti probabilmente la continuazione del II libro della Fisica).
Libro Secondo (Alpha élatton - α) - appendice al libro Alpha. Probabilmente questo libro era in origine un'introduzione al libro dodicesimo.
Libro Terzo (Beta - Β) - è una raccolta di aporie, in cui Aristotele ha condensato le questioni fondamentali della filosofia.
Libro Quarto (Gamma - Γ) - tratta dell'Ente in quanto ente (essere) nei suoi molteplici significati. Contiene anche la trattazione del Principio di non contraddizione.
Libro Quinto (Delta - Δ) - è il "lessico" filosofico di Aristotele, da lui continuamente aggiornato per tutta la vita.
Libro Sesto (Epsilon - Ε) - contiene una serie di schede (probabilmente appunti) di definizione delle diverse scienze.
Libro Settimo (Zeta - Ζ) - è il primo dei cosiddetti "libri sulla sostanza", compie un'indagine sulla sostanza.
Libro Ottavo (Eta - Η) - secondo libro sulla sostanza, tratta dei principi delle sostanze sensibili.
Libro Nono (Theta - Θ) - terzo libro sulla sostanza, tratta l'essere come potenza e atto.
Libro Decimo (Iota - Ι) - sono probabilmente gli appunti per un corso sui concetti di "ente" e "uno", identità, Non-identità, Somiglianza, Opposizione.
Libro Undicesimo (Kappa - Κ) - una rimanipolazione non di mano di Aristotele su argomenti dei libri Beta, Gamma, Epsilon e Fisica III.
Libro Dodicesimo (Lambda - Λ) - tratta delle Sostanze immobili eterne, la più esterna delle quali- coincidente con il cielo delle stelle fisse- è intesa come Motore immobile. Questo motore immobile attrae a Sé, "come un amato", il resto degli elementi.
Libro Tredicesimo (My - Μ) - indaga le Idee e i numeri matematici ideali, e contiene la famosa critica alla dottrina platonica.
Silvia Fazzo, L’emergenza della Metafisica di Aristotele in età romana, Da Stagira a Roma. Prospettive aristoteliche tra storia e filosofia, a cura di Silvia Gastaldi e Cesare Zizza, Pisa, ETS, 2018, pp.155-183.
William David Ross, Aristotle's Metaphysics. Oxford: Clarendon Press, 1924
Werner Jaeger, Aristotelis Metaphysica, OUP, Oxford 1957
Traduzioni italiane
La metafisica, trad. di Pietro Eusebietti, a cura di Emilio Oggioni, CEDAM, 1950
Metafisica, trad. e cura di Giovanni Reale, ed. maggiore, in 2 voll., Napoli, Loffredo, maggio 1968, 1978; ed. maggiore rinnovata, in 3 voll., Milano, Vita e Pensiero, settembre 1993; Collezione Il pensiero occidentale, Milano, Bompiani, 2004, ISBN 978-88-452-0308-4.
Metafisica, a cura di G. Reale, ed. minore, Milano, Rusconi, settembre 1978, 1992; Milano, CDE, 1989, 1990; nuova ed. minore, Milano, Rusconi, settembre 1993; Collana Testi a fronte, Milano, Bompiani, 2000-2023.
La metafisica, a cura di Carlo Augusto Viano, Collezione Classici della Filosofia, Torino, UTET, 1974; I Classici del Pensiero, Milano, TEA, 1992
Metafisica, a cura di Marcello Zanatta, Collana Classici greci e latini, Milano, BUR, 2009, ISBN 978-88-170-2910-0
Metafisica, a cura di Enrico Berti, Collana Biblioteca Filosofica, Laterza, Roma-Bari, 2017
Bibliografia secondaria
Jonathan Barnes (ed.), The Cambridge Companion to Aristotle, CUP, Cambridge, 1995
Pierluigi Donini, La Metafisica di Aristotele. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma, 1995
Giovanni Reale, Guida alla lettura della «Metafisica» di Aristotele, Laterza, Roma-Bari, 2007
Carmelo Vigna, Il frammento e l'Intero. Indagini sul senso dell'essere e sulla stabilità del sapere, Vita e Pensiero, Milano, 2000.