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La medaglia al valore aeronautico fu istituita in Italia nel 1927[1], nelle classi oro, argento e bronzo, allo scopo di dare un segno tangibile di riconoscenza a coloro che avessero compiuto atti di coraggio e di filantropia a bordo di aeromobili in volo.
Nel 1939[2] la normativa fu modificata precisando, fra le altre cose, che la concessione della medaglia era riservata ai militari; la normativa restò in vigore anche dopo la caduta della monarchia e la nascita della Repubblica, fu modificata nel 1969 e infine riordinata, con modifiche minori, col Codice dell'ordinamento militare in vigore dal 2010 che, fra le altre cose, ne ha esteso la concessione ai civili. [3]
Medaglia al valore aeronautico | |
---|---|
Regno d'Italia | |
Tipo | Medaglia al valore |
Status | cessato |
Istituzione | Roma, 27 novembre 1927 |
Concessa a | membri dell'equipaggio[1], reparti, comandi od enti |
Diametro | 33 mm. |
Gradi | oro, argento e bronzo |
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani | |
Nastro della medaglia | |
La medaglia al valore aeronautico fu istituita dal Regno d'Italia nel 1927[1] per ricompensare atti e imprese[2] di singolare coraggio, perizia e filantropia compiuti a bordo di aeromobili in volo.
La medaglia poteva essere concessa in oro, argento o bronzo.
Le medaglie d'oro e d'argento erano destinate a ricompensare coloro che, in circostanze particolarmente difficili, avevano compiuto atti di coraggio e dimostrata singolare perizia esponendo la loro vita, durante il volo, a eccezionale pericolo.
Per la medaglia d'oro era richiesto il concorso di circostanze tali da rendere l'atto compiuto meritorio e commendevole in sommo grado e la condizione essenziale che ne fosse derivato grande onore all'Aeronautica italiana.
La medaglia di bronzo era destinata a ricompensare atti di coraggio e perizia compiuti senza grave e manifesto pericolo di vita.
La medaglia al valore aeronautico poteva essere concessa alla memoria di colui che avesse perduto la vita nel compiere un'azione ardita e generosa a bordo di un aeromobile in volo.
Nel 1939[2] allo scopo di consentirne la concessione ai reparti, agli enti e ai comandi che avessero partecipato a imprese aviatorie particolarmente difficili, la normativa fu modificata e le medaglie d'oro e d'argento furono concesse:
Per la concessione della medaglia d'oro si richiedeva il concorso di circostanze tali da rendere le imprese e gli atti compiuti meritevoli e commendevoli in sommo grado e la condizione essenziale che ne fosse derivato grande onore all'Aeronautica italiana.
La medaglia di bronzo al valore aeronautico era concessa ai militari per atti di singolare coraggio e perizia, o ai reparti, comandi e agli enti per imprese particolarmente commendevoli.
La medaglia veniva conferita dal re su proposta del Ministro Segretario di Stato per l'Aeronautica che, all'atto del conferimento rilasciava un certificato indicante il nome del premiato, il fatto che aveva dato motivo al premio, la data e il luogo ove era avvenuto il fatto stesso.
La Commissione istituita con R. decreto 2 luglio 1925[4], per l'esame delle proposte delle medaglie al valor militare del personale appartenente alla Regia aeronautica, era incaricata di esaminare le proposte di conferimento e di esprimere in merito il suo parere.
La consegna ai titolari avveniva in forma solenne, dai comandanti di zona aerea territoriale o da altre autorità delegate dal Ministro per l'aeronautica, nella ricorrenza di feste nazionali.
Le medaglie d'oro, d'argento o di bronzo, hanno un diametro di 33 mm e recano:
La medaglia è portata appesa sulla sinistra del petto, e il nastro di colore azzurro ha due piccoli filetti in rosso ai lati, l'uno di millimetri tre e l'altro di un millimetro.
Le disposizioni regolamentari consentivano l'uso dei nastrini, da portarsi sul petto in luogo della medaglia. Sul nastrino della medaglia d'oro, d'argento e di bronzo, andava applicata un'elica aerea della lunghezza di 15 millimetri, rispettivamente d'oro, d'argento e di bronzo. Nel 1932[5] le eliche vennero eliminate e sostituite, sui nastrini della medaglia d'oro e d'argento, da una stelletta a cinque punte rispettivamente d'oro o di argento delle dimensioni uguali a quelle per le medaglie al valor militare, nulla andava apposto sul nastrino della medaglia di bronzo.
Nastrini | ||||
oro | argento | bronzo | ||
dal 27 novembre 1927 al 24 marzo 1932 | ||||
oro | argento | bronzo | ||
dal 24 marzo 1932 al 15 marzo 2010. | ||||
Le insegne di decorazione concesse ai reparti, comandi ed enti andavano appese alla bandiera o al labaro, quando i reparti, comandi o enti decorati ne siano dotati[2].
Medaglia al valore aeronautico | |
---|---|
Repubblica Italiana | |
Tipo | Medaglia al valore di Forza armata |
Status | attuale |
Istituzione | 15 marzo 2010 |
Concessa a | ai militari e ai civili , ai reparti non inferiori alle squadriglie, ai comandi e agli enti |
Diametro | 33 mm. |
Gradi | oro, argento, bronzo |
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani | |
Nastro della medaglia. | |
La normativa di cui sopra restò in vigore anche dopo la caduta della monarchia e la nascita della Repubblica italiana, fu modificata con il D.P.R. n. 397 del 1969[6] e infine riordinata, con modifiche minori, col Codice dell'ordinamento militare[7] in vigore dal 2010.
Il Codice[8] prevede che le medaglie d'oro e d'argento al valore aeronautico siano concesse:
Per la concessione della medaglia d'oro si richiede il concorso di circostanze tali da rendere le imprese e gli atti compiuti meritevoli e commendevoli in sommo grado e la condizione essenziale che ne è derivato grande onore all'Aeronautica militare.
La medaglia di bronzo al valore aeronautico è concessa ai militari e ai civili per atti di singolare coraggio e perizia, o ai predetti reparti, comandi ed enti per imprese particolarmente commendevoli.
Le ricompense al valore di Forza armata sono conferite con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della difesa.
Il Codice[9] prevede che il parere sulla concessione delle ricompense al valore o al merito di Forza armata sia espresso dalle commissioni previste dall'articolo 86 del Regolamento[10].
Se la Commissione non riscontra nell'azione compiuta gli estremi necessari per la concessione, se comunque si tratta di atti di coraggio, può proporre l'invio dei documenti relativi al Ministero dell'interno per l'eventuale concessione di ricompense al valore o al merito civile.
Le ricompense al valore di Forza armata possono essere concesse alla memoria di colui che è rimasto vittima della propria azione generosa o che è deceduto in conseguenza di essa.
La prima versione "repubblicana" della medaglia fu definita ufficialmente solo nel 1953[11], nel frattempo, tra il 1946 e il 1953, furono coniati privatamente dei modelli simili a quello di epoca monarchica, che recano:
La versione attuale della medaglia, come stabilito dall'art. 827 del Regolamento[13]: ha sempre un diametro di 33 mm e reca:
Nulla è cambiato in merito al nastro e alle insegne per reparti, comandi ed enti.
In luogo delle medaglie è possibile portare un nastrino con applicata una stelletta a cinque punte rispettivamente d'oro o d'argento o di bronzo; per le medaglie d'oro la stelletta a cinque punte è inquadrata in un piccolo fregio di fronde di alloro dello stesso metallo[14].
Nastrini | ||||
oro | argento | bronzo | ||
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