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Massacro di Jeju
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L'insurrezione di Jeju è un fatto storico avvenuto nell'isola coreana di Jeju tra il 3 aprile 1948 e il maggio del 1949.
Fatti in breve Massacro di Jeju strage, Tipo ...
Massacro di Jeju strage | |
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Tipo | Massacro |
Data | 3 aprile 1948-maggio 1949 |
Luogo | Jeju-do |
Stato | ![]() |
Coordinate | 33°22′N 126°32′E33°22′N, 126°32′E |
Obiettivo | Comunisti, simpatizzanti o presunti tali |
Responsabili | Esercito sudcoreano su ordine di Syngman Rhee |
Motivazione |
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Conseguenze | |
Morti | 14.000-60.000[1]-100.000 |
Feriti | Decine di migliaia |
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Si stima che un numero imprecisato di persone, che va dalle 14.000 per la stima più bassa, passando a oltre 60.000 persone fino ad arrivare a 100.000 vittime[1][2][3], perse la vita a causa della reazione dell'esercito sudcoreano, che schiacciò la rivolta nel sangue e infierì sui prigionieri e sui civili; per questo motivo i fatti sono noti anche come massacro di Jeju. Malgrado gli avvenimenti più rilevanti si producessero nel biennio citato, occorre dire che gli ultimi isolati focolai di rivolta furono spenti soltanto nel 1953[4][5].