Massacro del convoglio medico di Hadassah
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Il massacro del convoglio medico di Hadassah fu perpetrato il 13 aprile 1948, quando un convoglio medico, scortato da miliziani Haganah, che stava trasportando materiale medico e militare e personale all'ospedale di Hadassah, sul Monte Scopus, subì un'imboscata da un gruppo di soldati arabi[1].
Massacro del convoglio medico di Hadassah | |
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Foto seguente al combattimento. Chaim Yassky morì nell'ambulanza sulla sinistra. | |
Tipo | assalto armato |
Data | 13 aprile 1948 9:45 ca – 17:00 ca |
Luogo | Monte Scopus (Gerusalemme) |
Stato | Mandato di Palestina |
Coordinate | 31°47′33.6″N 35°13′53.1″E |
Obiettivo | convoglio misto, medico e militare |
Responsabili | forze arabe |
Conseguenze | |
Morti | 79 |
Feriti | 20 |
Settantotto, tra medici, infermieri, studenti, pazienti, membri di facoltà e soldati Haganah israeliani, più un soldato britannico furono uccisi durante l'aggressione. Dozzine di corpi impossibili da identificare per via di ustioni furono seppelliti in una fossa comune nel cimitero di Sanhedria. L'Agenzia ebraica affermò che l'aggressione era stata una pesante violazione delle convenzioni internazionali, tra cui quella di Ginevra[1]. Gli arabi affermarono di aver attaccato una formazione militare, che tutti i membri del convoglio avevano risposto al fuoco e che era stato impossibile distinguere i militari dai civili. Fu condotta un'inchiesta e alla fine fu raggiunto un accordo per distinguere i convogli militari da quelli umanitari[2].