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famiglia nobile italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La famiglia Marzano è stata una famiglia nobile italiana, una delle sette grandi casate del Regno di Napoli[1].
La casata ebbe origine dal cavaliere Guglielmo Marzano, vissuto ai tempi dei Normanni, il quale ricevette alcuni feudi tra cui la contemporanea Marzano Appio, da cui trasse il nome della sua famiglia.
I membri della casata ebbero inizialmente feudi in Terra di Lavoro, di cui si ricordano Alife, Baia e Latina, Carinola, Mondragone, Roccamonfina, Sessa Aurunca e Tufara.
Con il dominio della casata dei d'Angiò nel Regno di Napoli, l'importanza di questa famiglia crebbe notevolmente e in particolare con le figure di Goffredo e Marino Marzano.
La famiglia assunse grande rilievo, anche per l'articolata politica di imparentamento con quelle che venivano considerate le "Sette grandi casate del Regno di Napoli", che comprendevano le casate Acquaviva, Celano, del Balzo, Molise, Ruffo e Sanseverino. In tal modo i Marzano estesero i propri domini anche in altre regioni, soprattutto in Calabria, in particolare sulle città di Briatico, Monteleone (antica denominazione di Vibo Valentia), Rossano e Squillace.
Con il dominio degli Aragonesi la famiglia fu privata dei feudi e perse la propria supremazia. Marino Marzano aveva partecipato alla congiura dei baroni contro il re Ferrante d'Aragona e morì imprigionato nel Castel Nuovo di Napoli. Tutti i possedimenti della casata furono confiscati e riportati al reale demanio. Anche il figlio di Marino, Giovanni Battista, venne imprigionato, ma venne liberato alla morte del padre e sposò in seguito una dama della casata dei Sanseverino. Giovanni Battista, alla sua morte, avvenuta nel 1508, lasciò i suoi averi ad un suo nipote, Sigismondo Marzano, ma tale volontà testamentaria non ebbe effetto, non avendo ricevuto il consenso da parte del sovrano.
Alcuni comuni in provincia di Caserta, come Baia e Latina e Marzano Appio, conservano ancora, nel loro armoriale, la croce potenziata, antico stemma della famiglia Marzano.
Parte dell'isola di Tavolara, al largo di Olbia, in Sardegna, è di proprietà di un ramo della famiglia Marzano[senza fonte].
Di seguito è riportato l'albero genealogico della famiglia Marzano dal capostipite Guglielmo, vissuto ai tempi dei Normanni, fino al XVI secolo, secondo le ricostruzioni dei genealogisti Ferrante della Marra, Filiberto Campanile e Scipione Ammirato[2]:
Guglielmo[A 1] | |||||||||||||||||||||||||||||
Riccardo[A 2] | Giovanni[A 3] | Roberto[A 4] | Guglielmo | ||||||||||||||||||||||||||
Roberto[A 5] | Riccardo[A 6] | Costanza[A 7] | |||||||||||||||||||||||||||
Raimondo[A 8] | Guglielmo[A 9] | Tommaso[A 10] | Costanza[A 11] | Fiordeligi[A 12] | Maria[A 13] | Berlingiera[A 14] | Gorello | ||||||||||||||||||||||
Riccardo[A 15] | Goffredo[A 16] | ||||||||||||||||||||||||||||
Maria[A 17] | Roberto[A 18] | Tommaso[A 19] | Rogasia[A 20] | Caterina[A 21] | Maria[A 22] | ||||||||||||||||||||||||
Giacomo[A 23] | Goffredo[A 24] | ||||||||||||||||||||||||||||
Giovanni Antonio[A 25] | Maria[A 26] | Angelella[A 27] | Margherita[A 28] | Isabella[A 29] | ?[A 30] | ?[A 31] | |||||||||||||||||||||||
Marino[A 32] | Altobello[A 33] | ||||||||||||||||||||||||||||
Giovanni Battista[A 34] | Camilla "Covella"[A 35] | Caterina[A 36] | Francesca[A 37] | Maria[A 38] | Margherita[A 39] | Francesco[A 40] | Giovanni Antonio[A 41] | Caterina[A 42] | |||||||||||||||||||||
Jacopo Antonio[A 43] | Mariella[A 44] | Sigismondo[A 45] | |||||||||||||||||||||||||||
Giovanni Antonio[A 46] | |||||||||||||||||||||||||||||
Giulio[A 47] | Sigismondo[A 48] | ||||||||||||||||||||||||||||
Giacomo | Paolo | Giovanni Battista | Francesco | ...[A 49] |
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