Marinaleda
comune spagnolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Marinaleda è un comune spagnolo di 2.645[1] abitanti situato nella comunità autonoma dell'Andalusia.
Marinaleda comune | |
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Municipio di Marinaleda | |
Localizzazione | |
Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Andalusia |
Provincia | Siviglia |
Amministrazione | |
Alcalde | Juan Manuel Sánchez Gordillo (CUT) dal 6-5-1979 |
Territorio | |
Coordinate | 37°22′00.12″N 4°57′00″W |
Altitudine | 205 m s.l.m. |
Superficie | 25 km² |
Abitanti | 2 645 (2014) |
Densità | 105,8 ab./km² |
Comuni confinanti | Écija, Estepa, Herrera, El Rubio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 41569 |
Prefisso | (+34).. |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INE | 41061 |
Targa | SE |
Cartografia | |
Nel 2008 la popolazione era di 2 708 abitanti. La sua superficie è di 25 km², con una densità di 109,11 ab./km². Le sue coordinate geografiche sono 37° 22' N, 4° 57' O. Si trova ad un'altitudine di 205 m s.l.m. e a 108 km dal capoluogo, Siviglia.
Si trova nella comarca di Estepa, tra questa ed Écija, nella parte orientale della provincia, nella Cuenca del Genil.[2]
Marinaleda sta portando avanti una gestione urbanistica alquanto particolare, una vera e propria eccezione locale all'interno della crisi immobiliare residenziale che si osserva attualmente in Spagna, derivata dalla speculazione. Marinaleda si è addirittura resa protagonista dei telegiornali di tutta la Spagna non appena si seppe che in questo paese era possibile ottenere una casa per non più di 15 euro al mese, a condizione che uno costruisse la propria casa.
Con l'obiettivo di acquisire terreno per la costruzione di case, l'amministrazione municipale di Marinaleda ha provveduto a espropriare e a rendere di proprietà comunale migliaia di metri quadrati in prossimità del territorio municipale. Ottenuti i terreni, l'amministrazione comunale iniziò a far sentire la propria voce al Governo centrale e regionale al fine di ottenere fondi per la costruzione di case.
Il programma dell'Amministrazione si realizzò secondo lo schema seguente:
La realizzazione di questo tipo di casa si basa su un sistema di autogestione ed assemblee periodiche: gli autocostruttori si riuniscono una o due volte al mese per seguire il corso dei lavori o stabilire modifiche ai progetti su carta.
Le case sono dotate di tre camere da letto, un bagno ed un patio (o giardino) di 100 m², in grado di consentire una futuro ampliamento della casa già previsto nel progetto iniziale.
Le ore impiegate nell'autocostruzione vengono scontate dal costo di costruzione totale della casa; in questo modo questa attività lavorativa viene convertita in salario indotto. In un paese di 3 000 abitanti circa, più di 350 case unifamiliari sono state costruite secondo questo metodo.
Il municipio di Marinaleda ha una lunga tradizione di lotta dei "Jornaleros" (lavoratori giornalieri), la qual cosa ha influito in maniera decisiva sul raggiungimento di diversi obiettivi politici e sociali. Marinaleda è governata dal CUT - Colectivo de Unidad de los Trabajadores - Bloque Andaluz de Izquierdas (Collettivo di Unità dei Lavoratori – Blocco Andaluso di Sinistra), partito di Sinistra e andalusista, sin dal 1979. Nel 1986 il CUT è stato una delle organizzazioni che ha fondato Izquierda Unida (Sinistra Unita), movimento che a partire da quell'anno governa in Comune.
Nel 2003 Izquierda Unida aveva 9 assessori contro 2 del PSOE e nessuno del Partido Popular. Durante le elezioni del 2007 Izquierda Unida ottenne 7 assessori (con il 61,87% dei voti) ed il PSOE 4 (con il 35,13% dei voti).
I primi indizi di presenza stanziale umana nel territorio municipale di Marinaleda risalgono tra la fine del Neolitico e l'inizio dell'Età della Pietra e nell'Età del Rame, circa 5.000 anni fa. Si sono trovati strumenti di Industria litica, resti di semi ed abitazioni. La presenza romana fu consistente: alcuni ubicano in quest'epoca la fondazione del villaggio. Da Marinaleda passa la strada romana che univa i paesi di Astigi, attuale Écija, e Ostippo, attuale Estepa, e ci son molti ritrovamenti di questo periodo storico. La presenza araba è testimoniata da monumenti come la Torre di Gallape (leggasi Gagliape) o la fortezza araba di Alhonoz. La riconquista di queste terre da parte dei regni cristiani si realizzò nel XIII secolo. Marinaleda passò sotto il dominio dell'Ordine di Santiago. Filippo II di Spagna lo cedette al primo marchese di Estepa e rimase sotto il suo dominio fino a quando, nel XIX secolo, si dissolsero le signorie, cioè i domini di vassallaggio medievale, clericali o nobiliari. Marinaleda sorse progressivamente come nucleo di popolazione per la stabilizzazione successiva di lavoratori giornalieri agricoli ("jornaleros") che lavoravano per i grandi latifondisti, specialmente per il marchesato di Estepa. Ci sono giunte testimonianze secondo le quali nel 1751 c'erano 60 case dove vivevano "jornaleros" che guadagnavano due reales per una giornata "da sole a sole", cioè dall'alba al tramonto. Nel XVIII secolo a Marinaleda c'erano tre sacerdoti che prestavano servizio spirituale alla popolazione, ed uno spaccio appartenente al marchese di Peñaflor (leggasi Pegnaflor), che viveva a Écija. L'attività principale era l'agricoltura senza irrigazione e con precipitazioni naturali. Durante il XIX secolo, nelle terre di Marinaleda e nelle vicinanze ci furono vari gruppi di briganti ("bandoleros") ai quali si unirono abitanti del municipio. Specialmente rilevanti sono le bande comandate da José María Hinojosa Cobacho "El Tempranillo", Francisco Ríos González "El Pernales".
Abitanti censiti
L'economia si basa sull'attività della Cooperativa Humar - Marinaleda S.C.A. e la fabbrica di conserva, il frantoio e le altre industrie nate dalla relazione con la cooperativa, si coltivano e conservano carciofi, peperoni e legumi. La cooperativa si fondò nelle terre del dominio signorile de El Humoso ottenuto mediante la mobilizzazione sociale.
Il salario di tutti i lavoratori, a prescindere dal tipo di lavoro, è di 47 euro per giornata, sei giorni alla settimana, per un totale di 1.128 euro al mese per 35 ore settimanali.
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