Malattie cardiovascolari
serie di patologie che coinvolgono il cuore o i vasi sanguigni / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Le malattie cardiovascolari (CVD) sono una tipologia di malattie che coinvolgono il cuore o i vasi sanguigni.[1] Le malattie cardiovascolari comprendono le malattie coronariche (CAD) come l'angina e l'infarto del miocardio (comunemente noto come attacco cardiaco).[1] Altre malattie cardiovascolari comportano ictus, insufficienza cardiaca, cardiopatia ipertensiva, cardiopatia reumatica, cardiomiopatia, anomalie del ritmo cardiaco, cardiopatia congenita, cardiopatia valvolare, cardite, aneurismi aortici, arteriopatia periferica, malattia tromboembolica e trombosi venosa.[1] [2]
Malattie cardiovascolari | |
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Specialità | Cardiologia |
Mortalità mondiale | 17.9 milioni (32%) nel 2015 |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-10 | I51.6 |
MeSH | D002318 |
La malattia coronarica, l'ictus e l'arteriopatia periferica implicano l'aterosclerosi.[1] Questa può essere causata da pressione alta, fumo, diabete mellito, mancanza di esercizio fisico, obesità, colesterolo alto, cattiva alimentazione e abuso di alcol[1]. Si stima la causa dei decessi per malattie cardiovascolari sia rappresentata per circa il 13% dall'ipertensione, per il 9% dal tabacco, per il 6% dal diabete, per il 6% dalla mancanza di esercizio fisico e per il 5% dall’obesità.[1] La cardiopatia reumatica può insorgere a partire da una faringite streptococcica.[1]
Si stima che il 90% delle malattie cardiovascolari sia prevenibile.[3] [4] La prevenzione delle malattie cardiovascolari prevede un’alimentazione sana, l’esercizio fisico, la riduzione del fumo e la limitazione del consumo di alcol.[1] Può risultare utile anche il trattamento di altri fattori di rischio quali ipertensione, lipidi nel sangue e diabete.[1] Trattare la faringite streptococcica attraverso antibiotici può ridurre il rischio di cardiopatia reumatica.[5] L'assunzione di aspirina da parte di individui sani non ha un beneficio evidente. [6][7]
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in tutto il mondo, fatta eccezione per l’Africa.[1] Le malattie cardiovascolari hanno causato 17,9 milioni di decessi (32,1%) nel 2015: un numero maggiore rispetto ai 12,3 milioni (25,8%) registrati nel 1990.[8][2] I decessi dovuti a malattie cardiovascolari sono più comuni e sono in aumento in gran parte dei paesi in via di sviluppo, mentre il tasso di mortalità è diminuito nella maggior parte dei paesi sviluppati a partire dagli anni ’70.[9][10] La malattia coronarica e l’ictus rappresentano l’80% dei decessi per CVD negli uomini e il 75% nelle donne.[1] La maggior parte delle malattie cardiovascolari colpisce gli individui anziani. Negli Stati Uniti le CVD interessano gli individui tra i 20 e 40 anni per l’11%, tra i 40 e i 60 anni per il 37%, tra i 60 e gli 80 anni per il 71% e al di sopra degli 80 anni per l’85%.[11] L’età media nei decessi per malattia coronarica è di circa 80 anni nei paesi sviluppati, mentre scende a circa 68 anni nei paesi in via di sviluppo.[9] Le CVD vengono diagnosticate generalmente negli uomini da sette a dieci anni prima rispetto alle donne.[12]