Libro bianco di Churchill
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Il Libro bianco di Churchill[1][2] (in inglese Churchill White Paper) del 3 giugno 1922 (a volte indicato come "Politica britannica in Palestina", in inglese British Policy in Palestine) fu redatto su richiesta di Winston Churchill, allora Segretario di Stato per le Colonie, in parte in risposta ai moti di Giaffa del 1921. Il nome ufficiale del documento era Palestina: corrispondenza con la delegazione araba palestinese e l'Organizzazione sionista (in inglese Palestine: Correspondence with the Palestine Arab Delegation and the Zionist Organisation).
Il Libro banco era composto da nove documenti, mentre il "memorandum di Churchill" era un allegato al documento numero 5.[3] Pur mantenendo l'impegno della Gran Bretagna nei confronti della Dichiarazione Balfour e la promessa di un focolare nazionale ebraico nella Palestina mandataria, il documento sottolineava che la creazione di un focolare nazionale non avrebbe imposto una nazionalità ebraica agli abitanti arabi della Palestina. Per ridurre le tensioni tra arabi ed ebrei in Palestina, il documento chiese di limitare l'immigrazione ebraica alla capacità economica del paese di assorbire i nuovi arrivi. Questa limitazione fu considerata un grande ostacolo da molti nel movimento sionista, sebbene riconoscesse che gli ebrei sarebbero stati in grado di aumentare il loro numero attraverso l’immigrazione.