Libertad Lamarque nacque a Rosario, provincia di Santa Fe, in Argentina, da Gaudencio Lamarque (1874-1947),[1] un uruguaiano di origine francese, e Josefa Bouza (1863-1932), una vedova di origine spagnola.[2]
La principale attività di Lamarque nel mondo del cinema è stata quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Il figlio rapito (1959) di Antonio Del Amo Algara. Nel 1970 ha inoltre lavorato con Abel Salazar per la realizzazione del film Addio ragazza negra.
È considerata l'attrice argentina più famosa nel mondo e venne soprannominata sia "regina del melodramma" per i suoi personaggi forti costretti a combattere per affermare la propria personalità che "fidanzata d'America" per le sue esibizioni come cantante con vestiti associati ai vari paesi nei quali si esibiva. La sua discografia conta più di 800 titoli, record ancora imbattuto.
Ebbe modo di iniziare la carriera di attrice grazie alle recite scolastiche poi una volta trasferitasi nella capitale divenne una delle prime e più importanti cantanti di tango degli anni 20.
Interpretò la prima pellicola sonora del cinema argentino , ¡Tango!, e ben presto divenne una delle attrici più amate dal pubblico che le permisero di poter interpretare ruoli anche drammatici.
Il film Puerta cerrada venne presentato alla 9ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
ma ebbe anche una certa distribuzione internazionale e attirò l'attenzione di Hollywood. La Paramount voleva proporre un contratto settennale ma l'attrice rifiutò dato l'enorme successo dei suoi film in Argentina.
Nel 1945, durante la lavorazione del film La cabalgata del circo ebbe un diverbio con la collega e co-protagonista Eva Duarte e per questo fu costretta a lasciare il paese. Nacque anche la leggenda di uno schiaffo dato a colei che sarebbe diventata la moglie del dittatore ma i tentativi di smentire questa voce da parte della stessa Lamarque non ebbero successo.
Si trasferì dunque in Messico dove rimase fino alla morte e dove divenne anche qui una stella di prima grandezza durante quella che è stata definita "l'epoca d'oro" del cinema messicano.
Continuò a lavorare anche a teatro, famosa la sua tournée teatrale nel suo paese di origine per lo spettacolo Hello Dolly.
Lasciò il cinema nel 1978 per dedicarsi prevalentemente alla televisione. Morì a 92 anni mentre interpretava la telenovela Carita de angel.