Leonardo Bianchi
neurologo, psichiatra e politico italiano (1848-1927) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Leonardo Bianchi (San Bartolomeo in Galdo, 5 aprile 1848 – Napoli, 13 febbraio 1927) è stato un neurologo, psichiatra e politico italiano, fra i primi a intuire l'importanza e a studiare le funzioni dei lobi frontali[1][2].
«Il comportamento delle scimmie sottoposte a lesioni dei lobi frontali è fortemente indicativo di una abolizione di tutte le manifestazioni di iniziativa e curiosità. Questo prova che l'esperimento ha determinato la soppressione delle abilità immaginative, del potere evocativo e del determinismo del pensiero. La sindrome è complicata da paura irrazionale, errori di giudizio, indifferenza verso le persone e le cose, tendenza a collezionare rifiuti ed oggetti inutili [...]. Questo insieme di sintomi è chiaramente indicativo delle funzioni dei lobi frontali.»
(Da: Leornardo Bianchi, La meccanica del cervello e la funzione dei lobi frontali, Torino-Milano, F.lli Bocca Editori, 1920)
Leonardo Bianchi | |
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Ministro della pubblica istruzione del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 27 marzo 1905 – 24 dicembre 1905 |
Monarca | Vittorio Emanuele III di Savoia |
Capo del governo | Alessandro Fortis |
Predecessore | Vittorio Emanuele Orlando |
Successore | Errico De Marinis |
Legislatura | XXII |
Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | dalla XXV |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XVIII, XX, XXI, XXII, XXIII, XIV |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in Medicina e Chirurgia |
Università | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Professione | medico, docente universitario |
Fu, inoltre, parlamentare e ministro della pubblica istruzione. Caposcuola della neuropsichiatria italiana, si laureò in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Napoli Federico II, dove poi insegnerà come docente di clinica delle malattie nervose e mentali dal 1890 al 1923[3].