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Lek (biologia)
tipo di corteggiamento animale / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Per lek si intende una forma di corteggiamento in cui un numero variabile di maschi si esibisce in forme ritualizzate di corteggiamento in un'area comune, sotto gli occhi delle femmine che si riserveranno poi di scegliere il proprio partner[3].
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Il concetto di lek fu introdotto in etologia a partire dagli anni '60 del XIX secolo e deriva dalla parola svedese lek, che significa propriamente "gioco", inteso come attività ricreativa[4]. Inizialmente concepito espressamente per il gallo forcello ed il gallo cedrone (rispettivamente orrlek e tjäderlek), effettivamente il corteggiamento a lek è molto diffuso fra i tetraonidi, ma non ne è prerogativa: solo fra gli uccelli, infatti, un comportamento riproduttivo di questo tipo è osservabile anche nell'otarda, pavoncella combattente, croccolone, galletti di roccia, piha, anatra muschiata, colibrì eremita verde, in tutti i manachini della famiglia Pipridae, nella stragrande maggioranza degli uccelli del paradiso e nel kakapo[5][6][7]. Oltre che negli uccelli, dei quali a lungo è stato ritenuto appannaggio unico, la struttura a lek è stata osservata un po' a tutti i livelli del regno animale: sia fra i mammiferi (alcuni pinnipedi, molte specie di megachirotteri, alcune antilopi come il cobo e il topi) che nell'iguana marina[8], in alcune specie di pesci (merluzzo, Astatotilapia burtoni, Cyprinodon macularius[9]) e perfino fra gli insetti (varie specie di moscerino, la falena Hepialus humuli, le vespe Polistes dominula[10] ed Hemipepsis ustulata, l'ape delle orchidee Eulaema meriana[11] e la farfalla Papilio polyxenes[12], mentre alcune specie, come la formica Pogonomyrmex barbatus e le api Tetragonisca angustula e Trigona spinipes, mostrano comportamenti riproduttivi paragonabili al lek, coi maschi che si aggregano ed emettono feromoni per attrarre le femmine[13][14]).
Sono distinguibili due tipi di lek: nel primo, i vari maschi in esibizione sono in contatto visuale e uditivo fra loro, mentre nel secondo (exploded lek) i maschi sono più lontani fra loro e non in contatto visivo, mentre il contatto uditivo permane[15]. Nel primo caso, i comportamenti dei maschi sono piuttosto simili in tutte le specie, mentre nel secondo caso esiste una certa variabilità interspecifica[16][17]: in ambedue i casi, le arene di esibizione sono stabili e non è presente variabilità intraspecifica[18].
I maschi tendono a cercare di tornare sempre nelle stesse zone per esibirsi[19]: le femmine, invece, tendono a dimostrarsi fedeli ai maschi piuttosto che ai territori di esibizione[20]. Ciò è dovuto al rigido sistema di gerarchie fra i maschi nel lek, che spesso competono aspramente per guadagnarsi i posti migliori, coi subordinati che spesso si aggregano per attrarre maggiormente l'attenzione delle femmine[21].