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specie di uccello Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'averla dorsobaio (Lanius vittatus Valenciennes, 1826) è un uccello passeriforme della famiglia Laniidae[2].
Averla dorsobaio | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Corvida |
Famiglia | Laniidae |
Genere | Lanius |
Specie | L. vittatus |
Nomenclatura binomiale | |
Lanius vittatus Valenciennes, 1826 | |
Areale | |
In arancio areale invernale In verde areale di residenza L'area puntinata indica la subsp. nargianus |
Il nome scientifico della specie, vittatus, deriva dal latino e significa "munito di bande", in riferimento alla colorazione di questi uccelli.
Misura 17-19 cm di lunghezza, per 18-26 g di peso[3].
Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto ma slanciato, muniti di grossa testa ovale e allungata con becco forte e dall'estremità adunca, ali corte e arrotondate, forti zampe artigliate e lunga coda dall'estremità squadrata.
Il piumaggio si presenta piuttosto variegato, se comparato a quello delle altre averle: esso infatti è di colore grigio su vertice, nuca e spalle, biancastro su gola e sottocoda, grigio-biancastro su petto e ventre, mentre il dorso e le ali (queste ultime con remiganti che sfumano nel nerastro e presentano specchio alare bianco alla base) sono di un caldo color bruno-rossiccio scuro (da cui il nome comune di "dorsobaio") e coda, fronte e mascherina facciale sono di colore nero. I fianchi, infine, si presentano di un'appariscente color pesca.
L'averla dorsobaio presenta dimorfismo sessuale: nelle femmine, infatti, la colorazione, pur presentando lo stesso pattern osservabile nei maschi (area dorsale più scura, testa e coda ancora più scure, area ventrale chiara), è dominata dalle tonalità del bruno.
In ambo i sessi gli occhi sono di colore bruno scuro, mentre le zampe ed il becco sono di colore grigio-nerastro, quest'ultimo con base più chiara.
Si tratta di uccelli diurni, che vivono da soli o in coppie, occupando dei territori che vengono accanitamente difesi da eventuali intrusi. Similmente alle altre averle, anche l'averla dorsobaio è solita passare molto tempo a tenere d'occhio il proprio territorio da posatoi in evidenza, al duplice scopo di avvistare potenziali prede ed eventuali intrusi.
I richiami dell'averla dorsobaio consistono in gorgheggi piuttosto musicali e sommessi, inframezzati da versi più alti ed aspri.
L'averla dorsobaio è un uccello quasi esclusivamente insettivoro, che si nutre in maggioranza di coleotteri e ortotteri, nonché di lepidotteri, neurotteri, imenotteri e ditteri, altri insetti ed invertebrati, mentre non si ha notizia di predazione di piccoli vertebrati da parte di questi uccelli[3].
Si tratta di uccelli monogami, la cui stagione riproduttiva va da aprile ad agosto, cominciando generalmente circa un mese più tardi nelle aree più settentrionali dell'areale occupato dalla specie[3].
I due sessi collaborano nelle varie fasi dell'evento riproduttivo: il maschio, infatti, coadiuva la femmina nella costruzione del nido (una struttura a coppa profonda costruita intrecciando rametti e foderando l'interno con fibre vegetali fra le fronde di un cespuglio o fra i rami bassi di un albero), la nutre e protegge da eventuali intrusi durante la cova (che dura circa due settimane) e collabora con essa nelle cure parentali verso la prole. I nidiacei, ciechi ed implumi alla schiusa, divengono in grado d'involarsi attorno alle tre settimane di vita, divenendo indipendenti dai genitori a circa un mese dalla schiusa.
L'averla dorsobaio è diffusa in Asia meridionale: questi uccelli, infatti, popolano un'area che va dalle sponde occidentali del Brahmaputra al Kashmir e al Nepal meridionale e ad est fino all'Iran sudorientale (Hormozgan, Sistan e Belucistan) attraverso gran parte dell'India (ad eccezione del nord-ovest e del sud-ovest del Paese e del deserto del Thar) e il Pakistan orientale e centro-meridionale. Popolazioni riproduttive sono state inoltre individuate nel governatorato di Musandam[4] e negli Emirati Arabi Uniti[5].
Le popolazioni orientali tendono ad essere stanziali, mentre quelle occidentali tendono a migrare verso nord durante i mesi estivi, raggiungendo il nord-ovest del Pakistan, il Khorasan, l'Afghanistan ed il Turkmenistan meridionale.
L'habitat dell'averla dorsobaio è rappresentato di preferenza dalle aree secche e aperte con presenza di macchie cespugliose o alberate sparse: questi uccelli colonizzano inoltre senza problemi le aree agricole e suburbane.
Se ne riconoscono due sottospecie [2]:
Le due sottospecie sono grossomodo separate dall'Indo: esse sovrappongono i rispettivi areali nel Punjab e nel Sindh.
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