Loading AI tools
specie di pianta della famiglia Cupressaceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Juniperus phoenicea L., 1753 è una specie arbustiva della famiglia delle Cupressaceae. Volgarmente noto come ginepro fenicio, ginepro licio, cedro liscio, sabína baccífera, falsa sabina (in quanto facilmente confondibile con il Juniperus sabina L., 1753), o sabina marittima[2] è un elemento costitutivo della macchia mediterranea.
Ginepro fenicio | |
---|---|
Juniperus phoenicea | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Pinophyta |
Classe | Pinopsida |
Ordine | Pinales |
Famiglia | Cupressaceae |
Genere | Juniperus |
Specie | J. phoenicea |
Nomenclatura binomiale | |
Juniperus phoenicea L., 1753 | |
Nomi comuni | |
Ginepro licio, Ginepro fenicio, |
È una specie arbustiva e cespugliosa che può raggiungere gli 8 metri, con chioma verde scura. Ha un tronco diritto che diventa contorto in prossimità del mare, con scorza liscia, brunastra ed un po’ sfibrata longitudinalmente. Le foglie sono persistenti, squamiformi ed opposte, con forma ovale. Si tratta di una specie dioica a fiori unisessuali maschili e femminili costituiti da piccole spighe pendule; queste sono portate in amenti sui giovani rami laterali e terminali. I frutti sono dei galbuli rosso-bruni, globulari e penduli. Ha un sistema radicale molto robusto e adatto a penetrare anche dentro le rocce.
Ha crescita molto lenta ed è piuttosto longevo.
La specie è diffusa nella Spagna orientale, compresa Andorra, nella Francia meridionale, in una piccola parte dell'Italia nord-occidentale, sul versante ionico della penisola salentina[1] e in Sardegna (in particolar modo nelle isole dell'Arcipelago della Maddalena[3]).
Si trova su colline aride a substrato calcareo, in prossimità delle coste.
Sulla base di recenti studi la sottospecie Juniperus phoenicea subsp. turbinata andrebbe elevata al rango di specie a sé stante (Juniperus turbinata).[4]
Le sue bacche, o coccole sono molto apprezzate per l'estrazione di un olio essenziale chiamato essenza di ginepro che trova applicazione nella produzione di liquori come il gin e in medicina e veterinaria come fitoterapico[5].
Nonostante i rami siano tossici, in Libia, questi vengono usati dalle popolazioni locali per provocare aborti spontanei, grazie alla forte azione emmenagoga e stimolante le contrazioni uterine di diverse tossine presenti nella pianta (pinene, sabinene, sabinolo, geraniolo, e tannini).[2]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.