Jemaah Islamiyah
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Jemaah Islamiyah (in arabo الجماعة الإسلامية?, al-Jamāʿah al-Islāmiyyah, "Congregazione Islamica", abbreviato JI) è un movimento islamista sunnita paramilitare terroristico attivo nel Sud-est asiatico il cui obiettivo è la creazione di uno Stato islamico in questa regione[2]. Il 25 ottobre 2002, subito dopo l'attentato di Bali, fu inserito nella lista dei gruppi terroristici dell'ONU collegati ad Al Qaida o ai Talebani[5]. Possiede cellule attive in Indonesia, Thailandia, Singapore, Malaysia e nelle Filippine[2]. Oltre ad Al-Qaida il gruppo ha stretti contatti con il Fronte di Liberazione Islamico Moro, Abu Sayyaf e con Jamaah Ansharut Tauhid[1]. È classificato come gruppo terroristico da Stati Uniti, Australia, Canada, Cina, Russia, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Gran Bretagna.
al-Jamāʿah al-Islāmiyyah | |
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Attiva | 1993 – presente |
Nazione | Indonesia, Thailandia, Singapore, Malaysia Filippine |
Ideologia | Jihādismo Fondamentalismo islamico sunnita |
Alleanze | al-Qāʿida, Fronte di Liberazione Islamico Moro, Abu Sayyaf, Jamaah Ansharut Tauhid[1] Stato Islamico |
Componenti | |
Fondatori | Abu Bakar Bashir e Abdullah Sungkar[2] |
Componenti principali | Abu Bakar Bashir, Abdullah Sungkar, Hambali, Abu Dujana, Azahari Husin, Ali Gufron ("Mukhlas")[3], Noordin Top, Dulmatin |
Attività | |
Azioni principali | Attentato di Bali del 2002, Attentato a Bali del 2005[2], Attentato al Marriott Hotel del 2009[4], Attentato al Marriott del 2003[2], Attentato all'ambasciata australiana del 2004[2] |
Fonti citate nell'infobox | |
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