Isola di Nansen (Mare di Kara)
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L'isola di Nansen (in russo Остров Нансена, ostrov Nansena) è un'isola russa bagnata dal mare di Kara.
Isola di Nansen Остров Нансена | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Mare di Kara |
Coordinate | 76°12′N 94°45′E |
Dimensioni | 21 × 2,5 km |
Altitudine massima | 58 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Nazione | Russia |
Circondario federale | della Siberia |
Kraj | Krasnojarsk |
Rajon | di Tajmyrskij |
Demografia | |
Abitanti | 0 |
Cartografia | |
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Amministrativamente appartiene al distretto di Tajmyr del Territorio di Krasnojarsk, nel Circondario federale della Siberia.
Non va confusa con l'omonima isola che appartiene all'arcipelago della Terra di Francesco Giuseppe.
L'isola è situata nella parte sud-orientale del mare di Kara, a nord della penisola di Eremeev (полуостров Еремеева, poluostrov Eremeeva), che è parte della più grande penisola del Tajmyr. A sud, è separata dalla terraferma dallo stretto di Fram (пролив Фрам, proliv Fram), largo 2,3 km; a nord, è separata dalle isole di Vil'kickij dallo stretto di Matisen (пролив Матисена, proliv Matisena), largo circa 8 km; a est, lo stretto di Sverdrup (пролив Свердрупа, proliv Sverdrupa) la separa dall'isola Bonevi e dalla grande isola Tajmyr. Fa parte della Riserva naturale del Grande Artico.[1]
L'isola è stretta, allungata e curva; ha una forma che somiglia a una V, con il vertice rivolto a sud-est e i bracci allargati. Misura circa 21 km di lunghezza e 2,5 km di larghezza.
Nella parte centrale raggiunge un'altezza massima di 58 m s.l.m.; all'estremità settentrionale l'elevazione è di 20 m, nella parte occidentale è di 32 m.
Le coste sono irregolari, con molte insenature alternate a piccoli promontori. Nel congiungersi, i due bracci formano la grande baia di Alekseev (бухта Алексеева, buchta Alekseeva). Il punto più settentrionale è il capo Scott-Hansen (мыс Скотт-Гансена), quello più orientale è capo Razvalin (мыс Развалин), quello più occidentale è capo Johansen (мыс Иогансена) e quello più meridionale è capo Eftifeev (мыс Ефтифеева).
Sono presenti 5 corsi d'acqua stagionali, tutti nel braccio meridionale, mentre in quello settentrionale ci sono 2 piccolissimi laghi.
Geologicamente, l'isola di Nansen e le isole vicine sono una continuazione dell'arcipelago di Nordenskiöld, e talvolta sono considerate parte di esso.
Il clima è rigido e l'isola e il mare attorno sono coperti di ghiaccio per gran parte dell'anno, con aperture naturali (le cosiddette polynya, dal russo полынья polyn'ja)[2][3] in inverno e lastroni galleggianti, dovuti al parziale disgelo, d'estate.
La zona è stata esplorata attorno al 1900 da Ėduard Vasil'evič Toll' nella sua ultima spedizione sulla goletta Zarja. Nello stesso anno, Toll' costruì una base per passare l'inverno e una stazione scientifica su un'isoletta a sud-est (isola Nabljudenij).[4] Il nome è dedicato all'esploratore polare norvegese Fridtjof Nansen.
Durante la seconda guerra mondiale, l'isola è stata oggetto di attività militare durante l'operazione Wunderland.[5]
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