Isola di Haţeg
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L'isola di Haţeg era una grande isola europea, oggi scomparsa, situata nel mare Tetide durante il Cretaceo superiore, probabilmente tra il Cenomaniano e il Maastrichtiano.[1] Si trovava nella regione intorno alla moderna Hațeg, nella Distretto di Hunedoara, Romania.[2] Quest'isola è famosa per il ritrovamento di numerosi fossili risalenti al Maastrichtiano. Tutti i fossili ritrovati fanno parte di una fauna insulare dalle caratteristiche uniche.[3]
L'isola si formò quasi sicuramente per il sollevamento tettonico durante la prima orogenesi alpina, causata dal movimento verso nord-ovest della placca adriatica, in tutto l'oceano Piemontese-Ligure, verso la fine del periodo Cretaceo. Oggi non c'è un'isola con caratteristiche analoghe, ma nel complesso, l'isola di Hainan (al largo della costa della Cina) è forse l'isola che si avvicina di più all'isola Hateg dal punto di vista climatico, geologico e topografico. Tuttavia la vegetazione di allora era notevolmente diversa da quella di oggi, così come ovviamente la fauna.
Il paleontologo ungherese Franz Nopcsa teorizzò che le "risorse limitate" che si trovavano sull'isola hanno avuto un effetto la "riduzione delle dimensioni degli animali dell'isola", nel corso di generazioni, provocando un localizzato effetto di nanismo insulare. La teoria di Nopcsa sul nanismo insulare (conosciuta anche come regola di Foster) è oggi ampiamente accettata.